Prima del calcio d’inizio, la Unipol Domus ha reso omaggio a Mario Valeri, ex difensore rossoblù originario di Sorso, scomparso a Sassari all’età di 75 anni. Un momento toccante che ha unito i tifosi nel ricordo di una figura storica per il club.
La gara è iniziata con ritmi lenti, regalando poche emozioni nel primo tempo. L’unica occasione significativa è arrivata con un colpo di testa ravvicinato di Mina, neutralizzato da un decisivo Montipò. Nella ripresa, il Verona ha sfiorato il vantaggio con Lazovic, che ha centrato la traversa, ma da lì in poi è stato il Cagliari a prendere le redini del match.
I due tecnici hanno provato a cambiare l’inerzia della gara con i cambi.
Viola ha reclamato un rigore per un contatto sospetto in area, ma la svolta è arrivata al 75° minuto: Felici ha illuminato con un assist geniale, permettendo a Piccoli di segnare la rete del vantaggio per i rossoblù. Nel finale, solo un grande Montipò ha impedito il raddoppio al Cagliari, che ha comunque chiuso in crescendo, conquistando tre punti fondamentali.
Ho visto un Cagliari davvero convincente, sempre attento nei tempi di gioco, aggressivo su ogni palla e molto più concreto rispetto a tante altre occasioni. Tra i pali, Sherry ha offerto una prestazione solida: sicuro, discreto con i piedi e capace di trasmettere tranquillità al reparto difensivo.
Un’ottima alternativa a Scuffet.
Felici ha impressionato per visione di gioco, ma il vero protagonista è stato Piccoli: una punta possente che ha deciso il match con una rete splendida e pesantissima. La vittoria, oltre a dare morale, ha messo in luce il lavoro collettivo orchestrato da mister Nicola. Emblematico il cerchio rossoblù a fine partita, simbolo di un gruppo che sta crescendo e che, con i cambi giusti, ha saputo conquistare il risultato.