Alla “Unipol Domus” arriva il Torino. Davide Nicola, da ex-granata, suona la carica: “Dovremo giocare ai massimi livelli per centrare la vittoria”

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  Difficile ipotizzare quale modulo adotterà Davide Nicola. Contro il Torino potrebbe ripartire dalla difesa a quattro, anche se non è propriamente nelle sue corde. “Affrontiamo una squadra forte e ben strutturata.-ha detto il mister rossoblù-La nostra arma dovrà essere l’imprevedibilità. Sicuramente adotteremo un sistema di gioco offensivo, che ci permetta di attaccare una difesa a tre o a quattro, a seconda dei casi”. Le due prestazioni positive a Parma ed a Torino in casa Juve hanno rafforzato l’idea di una squadra che ha raggiunto seppure parzialmente una propria identità. “Ma non dovevo attendere questo punto della stagione per capire le nostre potenzialità, mi ero fatto un’idea già dopo le prime partite”. Nicola è un ex torinista. Ha vestito la maglia granata nella stagione 2005-‘06 totalizzando 35 presenze condite da un gol. Poi ha allenato il Toro nel 2021. “Sono originario di quelle parti. 

  Naturalmente giocare contro la squadra della città dove sei nato è sempre una sensazione particolare. Per me è una gratificazione affrontare il Torino. Parlo oramai da allenatore perchè l’esperienza da giocatore non la ricordo più”. Quindi il tecnico fa il punto sulla situazione dei singoli: “Marin sta mettendo in evidenza le sue doti. Ha mostrato quanto può essere importante sia per il Cagliari che per la sua Nazionale. In generale io penso che un giocatore sia fondamentale per quanto determina nei minuti nei quali è impiegato. Mina si sta allenando parecchio e l’unica incertezza è quella di capire se con gli impegni ravvicinati abbia bisogno di una maggiore tempistica per poter recuperare. Adopo sta crescendo, il compito dell’allenatore è essere di supporto e credere nelle qualità. Non mi attribuisco particolari meriti per la crescita di un giocatore, posso avere le idee, ma poi è lui che deve metterle in pratica”. Uno dei meriti dell’allenatore è stato quello di motivare, soprattutto Marin, a dare il meglio, nonostante negli ultimi due confronti sia partito dalla panchina, risultando poi, in corso d’opera, decisivo per il raggiungimento dell’obiettivo. Per concludere Nicola fa una panoramica sulla situazione globale: “La condizione della rosa ha raggiunto un buon livello. Il gruppo dovrà travasare sul campo quelli che sono i progressi dal momento che ora ci attendono tutta una serie di partite ravvicinate. Saranno coinvolti tutti, ci saranno dei cambi e questo darà la dimensione del lavoro svolto. Durante il ritiro, partita dopo partita, abbiamo lavorato anche sulle caratteristiche individuali dei nostri giocatori, proprio per questo abbiamo deciso di utilizzare un modulo che esalti le individualità di ognuno. Tutti stanno interpretando bene quello che vogliamo e chiediamo”. In Sardegna le due squadre finora si sono affrontate 41 volte delle quali 5 in serie B. Le vittorie del Cagliari sono 14, 10 quelle del Toro e 17 i pareggi.