È un punto d’oro per il Cagliari. A Torino contro la Juventus Davide Nicola si inventa una squadra tutta grinta e orgoglio

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La Juventus si butta via contro il Cagliari sotto gli occhi di John Elkann, in tribuna con la famiglia. I bianconeri, subito in vantaggio con Dusan Vlahovic su rigore, dopo aver dominato il primo tempo e sprecato il raddoppio nella ripresa, nel finale di partita vengono raggiunti sull'1-1 dal Cagliari (Marin dal dischetto) e rischiano grosso per il palo di Obert nel recupero. Primo gol incassato in campionato dalla Signora e seconda gara consecutiva finita con un penalty subito e in dieci uomini. Con il Cagliari come a Lipsia, è Douglas Luiz a commettere in maniera ingenua il fallo da rigore. I bianconeri arrivano alla sosta con 3 punti di distacco dalla capolista Napoli e uno in meno dell’Inter. Punto d'oro per il Cagliari, adesso a quota 6. Thiago Motta mette in campo una formazione con Samuel Mbangula accanto a Teun Koopmeiners e Francisco Conceiçao alle spalle di Vlahovic. Davide Nicola s'affida a Nicolas Viola in appoggio a Piccoli. La Juventus inizia con la solita voglia di dominare il gioco. Un po' Koopmeiners più vicino a Vlahovic e un po' la vivacità della fascia destra con Nicolò Savona sempre pronto a sovrapporsi e Conceiçao a puntare gli avversari. Il Cagliari fatica a guadagnare campo e dopo un quarto d'ora è già sotto. I bianconeri la sbloccano su rigore, arrivato dopo il controllo al Var dell'arbitro Marinelli: braccio alto e largo di Sebastiano Luperto sul colpo di testa di Federico Gatti. Vlahovic prosegue dal dischetto il suo momento magico: sempre a segno nelle ultime tre partite (Genoa, Lipsia, Cagliari). Il vantaggio della Signora non cambia la partita. Va più vicina al raddoppio la Juventus (gran parata di Scuffet sul tiro ravvicinato di Koopmeiners) dei sardi al pareggio. La risposta dei rossoblù è riassunta in due azioni. Prima Piccoli spreca una buona ripartenza calciando fuori misura invece di cercare l'assist a centro area. Nel finale di tempo, invece, il centravanti del Cagliari si smarca bene nell'area piccola, ma all’ultimo si fa anticipare da Cambiaso. Nella ripresa la Juve riparte con Nicolò Fagioli al posto di Koopmeiners (dolore al costato) sulla trequarti e Nicola a inizio ripresa inserisce Luvumbo e Gaetano. I cambi del Cagliari aumentano la qualità dei sardi, più vivaci e pericolosi nella ripresa con Luvumbo (azione personale), Piccoli (diagonale) e Marin, che su punizione mette i brividi a Di Gregorio. La Juventus, nonostante le sostituzioni (dentro anche Douglas Luiz, McKennie, poi Danilo e Yildiz), inizia ad avvertire la stanchezza della partita di Champions a Lipsia e non riesce a chiudere la partita. Quando non è una questione di mira (una sorta di rigore in movimento, a porta vuota, di Vlahovic) o di ultimo passaggio (Douglas arriva in ritardo al termine di una buona triangolazione), i bianconeri trovano sulla propria strada Scuffet, decisivo nello stoppare il serbo lanciato a rete da una giocata di Fagioli in versione Modric. La Juventus sbaglia il raddoppio e nel finale il Cagliari trova il pareggio dal dischetto. Ingenuo fallo di Douglas Luiz in area su Piccoli (decisione arrivata dopo il controllo al Var) e Marin da fermo batte Di Gregorio, che subisce la prima rete in campionato. Neanche il tempo di reagire che la Juventus resta in dieci per la dubbia espulsione di Conceiçao: il portoghese, già ammonito, riceve un secondo giallo per simulazione. Il Cagliari non si accontenta e nel recupero sfiora il colpaccio con il palo di Obert.