Il mese rossoblù: numeri che non sorridono al Cagliari

-
  Il primo mese della stagione del Cagliari è già passato, e purtroppo i numeri non lasciano molto spazio all’ottimismo. Scherzando e ridendo, la squadra di Davide Nicola ha faticato a trovare il ritmo giusto. L'unica prestazione positiva da ricordare è la vittoria in Coppa Italia contro la Carrarese. Tuttavia, il campionato ha raccontato un’altra storia: quattro partite, un solo gol segnato, due punti conquistati, e l'unica nota difensiva positiva è stata la partita contro la Roma, in cui non hanno subito reti. Ciò che preoccupa maggiormente è la difficoltà evidente nel trovare la via del gol. Il gioco offensivo del Cagliari appare spesso prevedibile e lezioso, incapace di impensierire le difese avversarie. Questo non è solo un problema tattico, ma anche di mentalità. 

  Il miglior Cagliari, forse, non si è ancora visto, ma la squadra ha urgente bisogno di cambiare pelle, proprio come i serpenti. Per migliorare, sembra necessario un lavoro più profondo sui singoli giocatori: capire dove si trovano a loro agio in campo, coinvolgerli attivamente e stimolarli a dare di più. Solo così si potrà ottenere un miglioramento non solo nei risultati, ma anche nelle prestazioni, che spesso sono il vero indicatore di una squadra in salute. La prossima partita contro l’Empoli sarà un test cruciale. Non è solo una sfida salvezza, ma anche l’opportunità per rompere il ghiaccio e ritrovare quella rotta che, al momento, sembra sfuggire ai rossoblù. Serve una prestazione collettiva per invertire la rotta, perché senza la giusta direzione, il porto rimarrà sempre lontano.