193 km Dislivello 2100, tappa sulla carta per gli scalatori o per gli uomini di classifica con possibilità
che se parte una fuga, potrebbe arrivare. Con i primi 50 km pianeggianti, dopo lo sprint di
Recanati, c’è una discesa, che porta poi alla prima salita di giornata per il gpm di 4° categoria di
Osimo, da li tutto un saliscendi con i gpm di Monsano, Ostra, l’intergiro di Ripe, l’altro gpm di La
Croce, lo sprint di Mondolfo de un finale di tappa mosso ma percorribile anche dalle ruote veloci
che dunque non dovrebbero staccarsi, fino all’arrivo di Fano.
Prima del km 0 foratura subito per Jonathan Milan, che verrà aspettato dal gruppo.
Problemi
meccanici anche dopo per lui che sarà costretto a rientrare in gruppo anche intorno a -172 km
A -191,7 km subito il primo tentativo di allungo da parte di un corridore della Tudor, a cui si
aggiungono altri due, sono Trentin Sintmaartndjik e Paleni, che prendono subito un margine di 22
secondi. Continuano intanto a -170 km gli scatti per cercare di prendere la fuga giusta, cosa che
finchè il terreno è pianeggiante, non sarà così facile.
A -167,8 un gruppetto di 8 corridori tra cui Andrea Piccolo cercano di evadere dal gruppo, ma la
Lidl Trek tira per chiudere su di loro, perché hanno Bagioli interessato alla tappa.
A -159 km provano altri 7 tra cui ci sono Affini e Ganna, la Lidl chiude su di loro con affanno
percependo la pericolosità di questi attaccanti, per ricucire questo strappo, il gruppo si è
avvicinato anche ai tre al comando, che alla fine vengono riassorbiti.
A -150 km altri tre provano la fortuna, 50 metri di vantaggio per 4 coraggiosi che ci riprovano, tra
cui Clarke, Hepburn, Mirko Maestri della Polti Kometa ed Edoardo Affini, di nuovo, della Visma. I 4
ora al comando prendono un centinaio di metri di vantaggio ai piedi della salita. Gruppo che non
sembra voler far andare la fuga.
A -143 km Pellizzari sbaglia per un attimo strada e si riaggrega al gruppo, che adesso occupa
l’intera sede stradale, con andatura più regolare con il quartetto di testa che ora ha 40 secondi di
vantaggio.
Alla prima salita a -137,8 km Alaphilippe si porta altri due alla sua ruota in un altro tentativo di
attacco, si muovono in tanti, Costiou tira dritto tra loro, mentre Alaphilippe cerca di raggiungerlo,
insieme ad altri 3. Narvaez con loro, ormai in 5, si mette a fare l’andatura, vedremo se riescono a
raggiungere i battistrada. Nel frattempo altri 5 cercano di evadere dal gruppo.
Scaroni, B. Thomas, Narvaez Alaphilippe, Costiou, riescono a rientrare sui 4 battistrada, la testa
della corsa è di 9 corridori di qualità a -133,1 km, un altro tentativo di una manciata di uomini
provano, ma ormai la fuga è andata e il gruppo si è rialzato. Anche Calmejane si aggiunge.
A -127 km gli inseguitori sono Hermans Velasco Fernandez Vermaerke Mekge e Trentin che sono a
20 secondi rispetto ai battistrada, e il gruppo a 1:30. Alaphilippe e Maestri prendono qualche
metro rispetto agli altri a -125,7km. Anche il gruppo si è spezzato su queste pendenze iniziali, con
dei corridori che si sono attardati.
A -123,7km Intanto Maestri e Alaphilippe prendono già 23 secondi rispetto al resto dei fuggitivi di
giornata. I due si rialzeranno a breve, mentre un altro gruppetto con Ganna cerca di riprenderli.
A -110,9 Maestri e Alaphilippe hanno già un margine di 4:15, Ganna è rientrato sul gruppo di
immediati inseguitori, forse troppi, che sono a 1:30 da loro, ma tra 2 km comincia la salita di
Osimo. In questa maxi fuga c’è anche Hirt che è in classifica, la UAE nel gruppo controlla, ma a
tirare con loro, gli uomini di Tiberi, che ha 1:30 di vantaggio in classifica rispetto a questo
corridore. Al primo GPM transita maestri seguito da Alaphilippe mentre tra gli inseguitori, una
40ina, c’è bagarre per la presenza dell’uomo di classifica, che non sembra essere gradito. Coloro
che hanno corridori in classifica non danno più i cambi per tirare.
A -94,2 km, dagli inseguitori si rialza l’uomo UAE, mentre nascano scatti e controscatti nella fuga,
nel tentativo forse di seminare Hirt, in 7 si muovono e c’è un continuo rimescolamento in tentativi
continui di selezione.
È Uscito un treno dalla fuga a -89,3 km, tirato da Ganna, che fa così selezione.
A -84 km Costiou ha problemi col cambio e non può però fermarsi, in discesa, con questo salto di
catena, tra poco sarà ripreso dagli inseguitori che aveva dietro. E potrà cambiare la bicicletta.
Anche Scaroni viene ripreso dagli inseguitori.
A -79 km Costiou cambia la bici e riprende la corsa.
A -76,5 km nel gruppo tira la Bahrein, con ritardo di 5:35.
Negli inseguitori immediati ci sono Narvaez, Scaroni e Trentin. Costiou ripreso dal secondo gruppo
di inseguitori che comprende Hirt, Ganna, Honorè, Calmejane, A. Paret Peintre, Pozzovivo e
Tarozzi, insieme anche ad altri. Il gruppo va ora forte, per via della presenza di Irve nella fuga
A -66 km transita per primo al GPM Maestri. Quando passa il gruppo al GPM si vede che Marcellusi
fa fatica in salita e rischia di staccarsi
Attila Valter tenta un allungo per sganciarsi dal gruppo di secondi inseguitori, a -56,2 km. A – 55,7
l’inizio della salita di Ostra
A -38,3 km Alaphilippe e Maestri ancora resistono a 1:47 di vantaggio sugli immediati inseguitori.
Ce la faranno?
A -16,4 km la Bahrein tenta di sorprendere Martinez e Thomas, facendo un ritmo impossibile
Nel gruppo durante l’ultima salita di giornata, gli uomini di classifica in testa a 5:09, mentre
Alaphilippe riesce a staccare Maestri, mentre Narvaez ed Hermans staccano gli altri e lo inseguono
a 38 secondi.
Alaphilippe a -4,7 km s’invola con una bellissima pedalata, ancora energico, rinforza la sua azione,
ancora solo al comando.
Mancano ormai 600 metri e la passerella è tutta per lui, Julian Alaphilippe, in fuga da 100 km,
vince la 12° tappa del Giro d’Italia! Secondo Narvaez!