Mercato e Bologna. Cagliari impegnato su due fronti. Convocati due attaccanti della Primavera.

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  Ancora penuria in attacco. Contro il Bologna mister Ranieri dovrà affidarsi alla coppia superstite formata da Petagna e Pavoletti, i quali hanno già giocato assieme, ma senza brillare particolarmente. 

  La situazione attuale non consente però divagazioni di sorta: Oristanio e Lapadula sono acciaccati, Luvumbo è con la sua Angola in Coppa d’Africa e Shomurodov è “lungodegente”. Il tecnico potrebbe tirar fuori dal cilindro qualche sorpresa, magari attaccando con una sola punta, ma è ipotesi poco attendibile. 

  Per adesso sono stati convocati anche due attaccanti della Primavera Kingstone Mutandwa e Alessandro Vinciguerra. Al cospetto della compagine felsinea non sono ammessi cali di tensione. Dopo un girone d’andata vissuto sul filo, la formazione cagliaritana dovrà voltar pagina, a prescindere se arriverà qualcuno dal mercato attualmente in “stand-by”. 

  La società ha messo a disposizione del mister una “rosa” competitiva, però qualcuno si è perso per strada senza rendere come ci si aspettava ad inizio torneo. Soprattutto la difesa si è trovata spesso impreparata ed i 32 gol incassati finora sono un’enormità (quasi 2 a partita) ed hanno avuto peso specifico importante, che ha inciso sull’attuale classifica. Regge il centrocampo, che ha oramai trovato in Prati e Makoumbou due icone che, al momento, risultano insostituibili, soprattutto se supportate da Nandez in fascia destra. E proprio su quest’ultimo girano voci incontrollate di mercato. 

  Lui ha voluto esternare il suo amore per la maglia, ma si sa che poi le strategie potrebbero soprattutto considerando che il suo contratto scade a giugno e, se nel frattempo non rinnova, c’è il serio rischio che il Cagliari possa perderlo a parametro zero. Mercato che tiene banco: lo stesso Ranieri ha ammesso che “prima è necessario vendere e poi, eventualmente, acquistare”. La società rossoblù è ligia al “fair-play” finanziario e non si lascerà prendere la mano per arrivare a ipotetiche mete che potrebbero rivelarsi effimere. Anche perchè lo zoccolo duro ha una sua valenza ed al momento non si vedono elementi che possano far fare il salto di qualità. Meglio virare sull’usato sicuro.