La storia del Cagliari calcio è sempre stata costellata di
grandi campioni che hanno saputo onorare al meglio la maglia rossoblù,
soprattutto coloro che avevano il compito più bello ma anche più arduo:
illuminare il gioco. Dal 1967 a oggi sono stati ben ventisette i calciatori a
portare sulla schiena l’iconica maglia numero 10, e in questo articolo
proveremo a elencare quelli più rappresentativi.
Senza nulla togliere a Nicolas Viola, attuale fantasista
cagliaritano che pure sta facendo molto bene dal
ritorno di Ranieri sulla panchina Casteddu, e per non far torto a nessuno,
faremo un rapido viaggio nel passato, soffermandoci maggiormente su coloro che
hanno saputo esprimere al meglio il proprio ruolo o hanno segnato un pezzo
importante della storia del Cagliari calcio.
La scorsa stagione João Pedro Geraldino dos Santos Galvão ha vestito per l’ultima volta
la numero 10 dopo ben otto stagioni, 271 presenze e 86 gol con la maglia del
Cagliari, e proprio la scorsa stagione è riuscito anche nell’impresa di
diventare il quarto brasiliano ad arrivare in doppia cifra per tre campionati
consecutivi di Serie A dopo Adriano, Kakà e Alexander Pato. Come lui anche Gigi
Riva e Roberto Muzzi, altri pilastri della società sarda.
Prima del
suo arrivo, il 1° settembre del 2014, l’onere di creare gioco è toccato ad Agim
Ibraimi (25 presenze e 2 reti); a Moestafa El Kabir (7 presenze e 1 gol);
Andrea Lazzari (104 presenze e 9 reti); Pasquale Foggia (34 presenze e 5 reti)
e Andrea Capone, cagliaritano di nascita, cresciuto nelle giovanili rossoblù e
arrivato a toccare quota 100 presenze e 11 reti tra Serie A e Serie B. Certo,
il compito di Capone non fu facile, perché dovette sostituire uno dei
calciatori più forti della storia del Cagliari calcio e non solo. Parliamo di
Gianfranco Zola.
Anche lui
sardo di nascita, Gianfranco Zola ha chiuso la sua carriera calcistica nelle
fila del Cagliari dopo aver giocato per la Nuorese, la Torres, il Napoli, il
Parma e, soprattutto, essere diventato una leggenda del Chelsea. Insignito
dell’onorificenza di Ufficiale onorario dell’Ordine dell’Impero britannico nel
2004, quando già vestiva la maglia rossoblù, Zola è considerato da molti uno
degli attaccanti italiani più forti della storia ed è stato inserito nella Hall
of Fame del calcio italiano e nella Top 11 Rossoblù di tutti i tempi. Solo due
stagioni in terra sarda, che sono bastate per realizzare 27 reti in 81 presenze
tra massima serie e serie cadetta.
Prima di
lui un altro calciatore degno di nota ha vestito la maglia numero dieci:
Daniele Conti. “La mia Nazionale è sempre il Cagliari”, diceva Daniele in
risposta alla mancata convocazione Nazionale, “Sono legato troppo a questa
maglia e il resto non mi interessa”. Ed effettivamente il calciatore romano
figlio d’arte ha dedicato la sua intera carriera alla squadra sarda dopo aver
iniziato con la Roma, seguendo le orme del padre. Ben 16 stagioni in maglia
rossoblù per un totale di 464 presenze e 51 realizzazioni tra Serie A e Serie
B.
Proseguendo
il nostro viaggio a ritroso troviamo Fabián O'Neill, Luis
Oliveira, Massimiliano Allegri e Massimiliano Cappioli, altro grande del calcio
Cagliari, che ha contribuito alla conquista del sesto posto in Serie A nel
1992-93 utile per la partecipazione alla Coppa Uefa, giocata con il numero 10 da
Gianfranco Matteoli e persa in semifinale contro l’Inter. E poi ancora Enzo
Francescoli, uruguaiano soprannominato el Principe, inserito da Pelé nella FIFA
100 e votato dai tifosi cagliaritano come uno dei titolari della top 11
rossoblù - i più forti di sempre. Francescoli ha indossato la maglia del
Cagliari dal 1990 al 1993. Tre stagioni dove ha messo a referto 104 presenze e
19 gol in totale.
E poi ancora Mauro Nardini, Lucio
Bernardini, Alberto Marchetti, Roberto Leschio, Ivan Gregori, Mario Brugnera,
Renato Roffi, Fernando Viola, Vito Graziani, Ottavio Bianchi, Cesare Butti e
Ricciotti Greatti, primo numero 10 della storia Casteddu e giocatore chiave per
la conquista del primo e unico Scudetto rossoblù. Greatti vestì la maglia
cagliaritana per nove stagioni mettendo a referto 251 presenze e 23 reti.
Tornando di colpo ai giorni nostri ci rendiamo conto,
come apprendiamo dalle quote dei "come apprendiamo dalle quote dei siti AAMS, che i rossoblù rischiano di tornare immediatamente in serie cadetta.
La quota retrocessione è data a 1.70, al pari dell’Empoli e appena sotto al
Verona (1.80). Solo la Salernitana è bancata con una quota inferiore (1.30),
mentre le dirette avversarie viaggiano a 3.50 (Udinese), 5.00 (Lecce e Genoa) e
6.00 (Frosinone). Solo un altro miracolo di Claudio Ranieri potrà evitare il
più triste degli epiloghi. Noi, ovviamente, ci auguriamo il contrario.