Osteoporosi: prevenzione e cura al centro del convegno di Sardara

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  Sabato 30 novembre, nella sala convegni dell’Hotel “Antiche Terme di Sardara”, si terrà un incontro di grande rilevanza per sensibilizzare il pubblico sull’osteoporosi, una patologia tanto diffusa quanto sottovalutata. Organizzato dall’ASMAR (Associazione Malattie Autoimmuni e Reumatologiche ODV), l’evento sarà gratuito e aperto a tutti, offrendo anche l’opportunità di sottoporsi a una MOC calcaneare, un esame fondamentale per valutare la densitometria ossea e individuare precocemente eventuali fragilità scheletriche. In Italia si stima che circa cinque milioni di persone soffrano di osteoporosi, ma il dato potrebbe essere molto più alto. La patologia colpisce principalmente le donne in post-menopausa, ma non risparmia gli uomini, specialmente dopo i sessant’anni. 

  Le conseguenze sono gravi e spesso trascurate: le fratture da fragilità, soprattutto al femore e all’anca, comportano un tasso di mortalità che raggiunge il 30% nei casi più critici, un valore comparabile a quello di patologie come ictus e carcinoma mammario. Secondo il presidente dell’ASMAR, Ivo Picciau, “L’osteoporosi è un fenomeno sottovalutato che esploderà nei prossimi anni. È essenziale che il sistema sanitario si adegui, investendo in politiche di prevenzione per ridurre i fattori di rischio”. Tra questi, spiccano la carenza di calcio e vitamina D, la scarsa attività fisica, il fumo e l’abuso di alcol. La prevenzione, come sottolinea il dottor Antonio Denotti, direttore sanitario delle Terme di Sardara, deve essere tempestiva e mirata a evitare o ritardare l’insorgere della malattia, distinguendola dalla prevenzione secondaria che si applica a chi ha già subito fratture. L’incontro di Sardara rappresenta un’occasione preziosa per informarsi, non solo grazie agli interventi di esperti come il dottor Denotti, la biologa nutrizionista Valentina Urpi e il fisioterapista Andrea Asuni, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che rischia di aggravarsi con l’invecchiamento della popolazione. 

  È un invito a guardare alla prevenzione come a una responsabilità collettiva, che inizia dalla conoscenza e dalla consapevolezza, passando per scelte di vita più sane e controlli regolari. L’osteoporosi non è un destino inevitabile, ma un nemico che può essere combattuto con strumenti adeguati. Eventi come questo non sono solo momenti di confronto, ma atti concreti per rompere il silenzio su una patologia che merita l’attenzione di tutti.

 

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