Zefirino, conosciuto anche come Zefferino o Geferino o Severino (Roma, ... – Roma, 20 dicembre 217), è stato il 15º vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Fu papa dal 199 alla sua morte.
Divenne papa, e restò a capo della Chiesa per 20 anni circa, e qui si trovò ad affrontare eresia Modalista, che aveva un’errata concezione dei rapporti tra Padre e il Figlio. Fu il primo dei papi che vennero sepolti a Callisto sulla via Appia.
Il Liber Pontificalis riporta che: ZEPHYRINUS [198/199-217], nato a Roma, figlio di Abundius, tenne la sede per 8 anni, 7 mesi e 10 giorni.
la sede per 8 anni, 7 mesi e 10 giorni. Fu vescovo al tempo di Antonino e Severo, dal consolato di Saturnino e Gallicano [Gallo, 198] a quello di Preside ed Estricato [217].
Decretò che l'ordinazione di un chierico, di un diacono o di un sacerdote avvenisse alla presenza di tutti i chierici e dei fedeli laici. chierici e dei fedeli laici.
Emanò un decreto sulla chiesa e sul fatto che le patene di vetro davanti ai sacerdoti in chiesa, e che i ministri celebrava la con i sacerdoti in piedi davanti a lui; che la messa dovesse essere celebrata in questo modo, e che il clero dovesse rimanere presente per tutto il tempo, con la sola riserva che il vescovo abbia il diritto [di dispensarli]; e che da ciò che consacrato un sacerdote riceva dalla mano del vescovo un anello già consacrato per darlo al popolo.
Ha eseguito quattro ordinazioni di dicembre ordinazioni, 14 sacerdoti, 7 diaconi; per vari luoghi 13 vescovi. Fu sepolto nel proprio cimitero, vicino a quello di Callisto sulla Via Appia, il 25 agosto. Appia il 25 agosto. Il vescovato rimase vacante per 6 giorni.
Successe a san Vittore I, e san Callisto I, che era il suo diacono, gli succedette. Era di origine greca, e della sua vita si sa poco, poiché a ci sono giunte soprattutto le critiche di sant'Ippolito "romano", quando era ancora eretico, dicendo che era un uomo di poche luci, eretico e di personalità mediocre.
Il suo papato iniziò sotto il terrore di Settimio Severo, il quale convinto assertore della religione politeistica, oltre che per pratici motivi attinenti il dominio delle provincie romane, aveva sposato Giulia Domna, di un antico casato sacerdotale dell'antica città siriana di Emesa dove veniva praticato il culto al "dio sole".
La scintilla che innescò nuove crudeli repressioni fu la mancata partecipazione dei cristiani ai festeggiamenti del decennale dell'imperatore pro salute impetorum, perché marcatamente pagani.
Sappiamo che combatté contro il montanismo, l'adozione, il modalismo e difese la purezza della fede e della liturgia; Mise fuori legge i calici di legno e sottolineò la comunione pasquale come qualcosa di essenziale tra i cristiani. Visse nella persecuzione di Settimio Severo e vide morire Sant'Ireneo di Lione. Fu detto che era un martire, ma non c'è traccia.
Zefirino morì il 20 dicembre 217 e fu sepolto nella Cella Trichora dei Santi Sisto e Cecilia nel cimitero di Callisto sulla via Appia.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma accanto al cimitero di Callisto sulla via Appia, deposizione di san Zefirino, papa, che governò per diciotto anni la Chiesa di Roma e diede mandato al suo diacono san Callisto di costruire il cimitero della Chiesa di Roma sulla via Appia.