I Papi. Storie e segreti: Evaristo (Papa dal 97 al 105)

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  Le scarse informazioni giunte a noi su papa Evaristo sono contenute nel Liber pontificalis, che è una raccolta cronologica di biografie di papi del VI secolo.

  "Euvaristo, di nazionalità greca, di Antiochia, figlio di un ebreo chiamato Giuda, proveniente dalla città di Betlemme, fu papa per 13 anni, 7 mesi e 2 giorni.
Fu vescovo al tempo di Domiziano e di Nerva e Traiano, dal consolato di Valente e Vezio (a.d. 96) fino all'anno in cui furono consoli Gallo e Braduo (a.d. 108).
Fu riconosciuto martire.
Divise le chiese parrocchiali della città di Roma tra i sacerdoti e ordinò 7 diaconi per sorvegliare il vescovo quando parlava, in nome del principio di verità.
Nel mese di dicembre ha tenuto 3 ordinazioni, 17 sacerdoti, 2 diaconi, 15 vescovi in diversi luoghi.
E' stato sepolto vicino al beato Pietro nel Vaticano, il 27 ottobre.
E l'episcopio rimase vuoto per 19 giorni."

  Nacque, Evaristo, in Grecia da padre ebreo. Nella sua giovinezza frequentò le principali scuole della sua dotta patria, ed alla cultura filosofica e letteraria unì lo studio della dottrina cristiana. Iscrittosi fra i catecumeni, ricevette il santo battesimo e divenne egli pure zelantissimo apostolo della fede, dapprima fra i suoi connazionali e poscia in Roma, chiamatovi dal Papa Anacleto che ne aveva ammirato le doti non comuni di scienza e di zelo. Alla morte di Papa Anacleto, per l'unanime consenso dei fedeli, fu eletto a succedergli nel difficile e delicato ministero.

  Siamo di fronte a un “papa senza voce”. Non conosciamo di lui neppure una parola, mentre del suo predecessore Clemente I ci è giunto un documento importantissimo: la lettera famosa agli agitati cristiani di Corinto, con l’affermazione solenne dell’autorità che al vescovo di Roma compete.

  Moltissime e rilevanti sono le opere compiute nella Chiesa da questo glorioso Pontefice: vanno però ricordate alcune, perché degne di maggior rilievo.
Anzitutto, la divisione da lui fatta della diocesi di Roma in Titoli o Parrocchie, a ciascuna delle quali propose un prete cardinale.
Poi quella di avere propugnato la santificazione del matrimonio, ordinando che venisse celebrato pubblicamente e che le nozze fossero benedette dal sacerdote: disposizione che fu poi largamente illustrata da Leone XIII e da Pio XI, che ci ha donato un nuovo preziosissimo documento coll'enciclica « Casti Connubii » del 29 dicembre 1930.

  Ci si è pure domandati se Evaristo debba essere considerato vero papa (ossia non “vice”, “luogotenente”) dall’anno 97, quando Clemente va in esilio; oppure solo dal 101, anno in cui Clemente muore martire in Crimea, secondo Eusebio di Cesarea (IV secolo) nella sua Storia Ecclesiastica. Per Eusebio è chiaro: Clemente, dopo nove anni di pontificato (88-97) "trasmise il sacro ministero a Evaristo". Nessuna delega, insomma. Investitura piena. E anche ai tempi nostri l’Annuario pontificio indica Evaristo come papa a pieno titolo già nel 97.

  Santamente chiuse i suoi giorni, coronati dal glorioso martirio; che subì per ordine di Traiano, l'anno 121. Le sue sacre spoglie furono deposte sul Colle Vaticano presso la tomba di S. Pietro.

  MARTIROLOGIO ROMANO: 27 Ottobre. 
  A Roma, sant'Evaristo, papa, che resse la Chiesa di Roma per quarto dopo il beato Pietro, sotto l'imperatore Traiano.