Viaggi artistici nell’800 sardo: Salvatore Farina e il monumento a Vittorio Emanuele II in Piazza d’Italia a Sassari.

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  13 “auto-fotografie” descrittive di illustri firme della Sardegna ottocentesca, accompagnate da immagini e disegni d’epoca: è questo il prossimo viaggio settimanale che dedico alle lettrici ed ai lettori della Gazzetta Sarda; un connubio artistico che si affaccia sulle parole di alcuni dei maggiori personaggi della cultura isolana ottocentesca, corredate da istantanee, disegni, dipinti di una romantica e sempreverde Sardegna. Nel nostro quarto viaggio artistico nell’800 sardo, incontriamo le parole del giornalista e scrittore sorsense Salvatore Farina, accompagnate da un’immagine del monumento a Vittorio Emanuele II in Piazza d’Italia a Sassari, che simboleggia il rapporto stretto del Farina con la Sardegna e l’Italia, di cui fu prezioso rappresentante culturale. “Ho dimostrato falso il concetto che l’artista sia opposto al droghiere. Prima scrissi: Mio figlia studia. Poi: Mio figlio s’innamora. Ora scrivo: Mio figlio distilla. Visitai la Sardegna a Cent’occhi, ma ce ne volevano mille. Il mio odio: la letteratura modernissima. La commedia che adoro: Facciamo divorzio”. La prossima settimana leggeremo dell’illustre Enrico Costa.