Ci siamo lasciati la settimana scorsa con voi lettori e lettrici della
Gazzetta Sarda, attraverso le notizie tratte dai miei libri, e dedicate ai
Gremi dei Fabbri e dei Macellai; ora è la volta degli
Autoferrotranvieri e dei Braccianti.
Gremio degli Autoferrotranvieri.
Gli Autoferrotranvieri festeggiano San Cristoforo come patrono,
intorno alla terza domenica di luglio, e San Giuseppe da Copertino
come compatrono nel mese di settembre; lo stendardo è rosso, hanno
bandiera “piccola”, hanno cappella e Candeliere presso Santa Maria
di Betlem: un primo cero ligneo risale al primo decennio del 2000 e
non ha mai preso parte alla Discesa dei Candelieri; un secondo, nuovo
candeliere, prende parte alla Faradda dal 2022 (il 14 Agosto 2021 il
Gremio ha partecipato alla Faradda unicamente con la “bandiera
piccola”). Detiene il secondo posto nel corteo della Faradda, e il
penultimo a varcare la soglia di Santa Maria di Betlem per il Voto
all’Assunta. Il repertorio musicale si rifà al tamburo “solo”, e in
ragione di suoni/passi processionali e della Faradda. Le date del 1938 e
1939 sono due tappe importanti della storia del Gremio degli
Autoferrotranvieri di Sassari, e segnano un punto di contatto e
continuità con i padri fondatori, le categorie professionali (ferrovieri,
autisti, etc), il culto di San Cristoforo e i fedeli sassaresi, la Reale
Automobile Club d’Italia sezione di Sassari (ora A.C.I. sez. Sassari), e
la nobiltà cittadina; dai documenti che ho studiato e approfondito,
appaiono una serie di informazioni interessanti. Al momento della sua
nascita, il novello Gremio degli Autoferrotranvieri di Sassari riuniva
19 padri fondatori, 20 ferrovieri e 101 autisti in qualità di soci
ordinari, 1 presidente onorario, 1 presidente onorario perpetuo, 1
padrino e 1 madrina come soci onorari perpetui. Tra le persone di
spicco che appaiono nei documenti del Gremio Autoferrotranvieri di
Sassari, emergono i nomi del commendator Domenico Zolizzi, e
dell’illustre nobile Francesco Paliacio di Suni dei marchesi della
Planargia con sua moglie Rosanna Arborio.
Gremio dei Braccianti.
I Braccianti festeggiano Nostra Signora della Mercede come patrona
nella prima domenica d’ottobre e l’Immacolata Concezione l’8
dicembre (benché in questa occasione la partecipazione del Gremio
alla solennità dell’Immacolata Concezione avvenga in Cattedrale,
come da consuetudine, da tempo). Lo stendardo dei Braccianti della
Mercede è bianco, hanno bandiera “piccola”, hanno cappella e
Candeliere presso il tempio cattolico di San Giuseppe: il cero ligneo è
costruito nel primo decennio del 2000 e prende parte alla Discesa dei
Candelieri dal 2022. Detiene il primo posto nel corteo della Faradda, e
l’ultimo a varcare la soglia di Santa Maria di Betlem per il Voto
all’Assunta. La grande solennità e cura per la festa patronale, è
caratteristica distintiva di questa corporazione; ulteriormente, la
magnificenza della sede gremiale denota il carattere profondamente
culturale e devozionale dei fondatori del Gremio: è certamente un
intendimento di fede, quello che ha permesso la costituzione del
“Tesoro di Nostra Signora della Mercede”, laddove spiccano
indubbiamente la pettorina votiva riccamente ed elegantemente
abbellita di preziosi, e la corona d’oro che adorna maestosamente il
capo del simulacro della Mercede durante i giorni della festa
patronale. Il repertorio musicale si rifà al piffero e tamburo, e in
ragione di 9 suoni, passi processionali e della Faradda, così come lo si
può riscontrare nei Viandanti (con qualche passo per ottavino-
tamburo, in più).
Cari lettori e care lettrici, questa breve guida tra passato e presente
dei Gremi e dei Candelieri di Sassari è giunta al termine. Sperando sia
stato di vostro gradimento, vi aspetto per altri viaggi culturali.