Recentemente conclusa la Faradda del 14 agosto 2024, avendone
diretto un appuntamento televisivo, offro una breve guida ai lettori
della Gazzetta Sarda, con notizie tratte dai miei libri dedicati al tema
“Gremi e Candelieri di Sassari”, per condividerne alcuni aspetti utili
alla migliore comprensione del rapporto tra passato e presente di
quelle 13 corporazioni gremiali esistenti in città; eredi di antiche
maestranze laico-religiose, alcune di queste hanno attraversato i secoli
sino ai nostri giorni confrontandosi con i continui cambiamenti della
storia.
Il Gremio dei Massai (o Agricoltori), dei Muratori, dei Sarti,
dei Calzolai, degli Ortolani, dei Falegnami, dei Contadini, dei
Viandanti, dei Piccapietre, dei Fabbri, dei Macellai, dei Braccianti,
degli Autoferrotranvieri, vivono tutto l’anno gli appuntamenti liturgici
e sociali di cui sono in artefici, fruitori e rappresentanti dell’insieme
simbolico gremiale.
Gremio dei Massai.
I Massai festeggiano il 1° Maggio di ogni anno la Vergine delle Grazie
come patrona, e la Natività di Maria l’8 Settembre; lo stendardo è di
damasco bianco, non hanno bandiera “piccola”, hanno cappella e
Candeliere presso il tempio di San Pietro di Silki, detengono l’ultimo
posto nella Discesa dei Candelieri, e il primo a varcare la soglia di
Santa Maria di Betlem per il Voto all’Assunta. Il nuovo Obriere
Maggiore riceve lo stendardo del Gremio in occasione della Faradda e
durante il tradizionale Intregu alla presenza del Sindaco (le cariche
gremiali si avvicendano il 1° Maggio); possiede due Candelieri:
l’antico è probabilmente un insieme di parti lignee di diverse epoche, e
il nuovo succede all’antico dal 2015: il candeliere antico non viene
utilizzato per la Faradda, ed è un patrimonio storico di città. Il
repertorio musicale si rifà al tamburo “solo”, e in ragione di
suoni/passi processionali e della Faradda. Presenti, citati sui
documenti storici più rilevanti della Sassari medievale, i Massai erano
parte della struttura socio-governativa cittadina già negli Statuti
Sassaresi del 1316. Per quanto riguarda il Candeliere “antico”, e il
Voto alla Vergine Assunta del 14-15 Agosto, i Massai presero parte alla
“Faradda” del 1531 nella chiesa di Santa Maria di Betlem, portando il
cero votivo della Confraternita del Popolo (il culto alla Madonna del
Popolo era officiato in Cattedrale), che è rimasta loro patrona almeno
sino alla prima metà dell’800, in simultaneità con il culto della Vergine
delle Grazie in San Pietro di Silki. Per saperne di più su questo
Gremio, rimando i lettori alla mia pubblicazione “Il Gremio dei
Massai nella storia di Sassari”.
Gremio dei Muratori.
I Muratori festeggiano Nostra Signora degli Angeli come patrona il 2
Agosto, e Santa Maria Maddalena il 22 Luglio; lo stendardo è azzurro,
hanno bandiera “piccola”, hanno cappella e Candeliere presso il
tempio di Santa Maria di Betlem, alternano col Gremio dei Sarti il
penultimo posto nella Discesa dei Candelieri, ed è il secondo cero
ligneo (o il terzo) a varcare la soglia di Santa Maria di Betlem per il
Voto all’Assunta. Il repertorio musicale si rifà al tamburo “solo”, e in
ragione di suoni/passi processionali, e della Faradda. La Confraternita
di Nostra Signora degli Angeli è stata uno dei maggiori gruppi
corporativi e laico-religiosi della città di Sassari; la struttura sociale
della stessa, racchiudeva la componente professionale dei mestieri “in
pietra e legno”, in stretto rapporto con le dinamiche religiose,
spirituali cristiane, di cui alla figura della Vergine degli Angeli veniva
assegnato un ruolo chiave. Le maggiori figure di culto a cui era
destinato il patronato della “confrarìa degli angeli”, erano 3: la
Vergine Maria, San Giuseppe, Santa Maria Maddalena; e nelle
festività pertinenti ai tre santi, ruotava l’esistenza e le gerarchie
professionali di ogni confratello-gremiante, come dei loro familiari. È
vera anche la presenza di altri santi come San Bartolomeo, poiché la
sua festività indicava il giorno preposto all’esame dei conti
corporativo-confraternali tra gli Obrieri; anche la processione del
Corpus Domini era indicata nei documenti come un momento
religioso da non eludere, così come quello della Madonna di
Mezz’Agosto. La scissione tra Muratori e Falegnami nei primissimi
anni dell’800, ha cancellato lo magnificenza culturale dei secoli passati
della Confrarìa degli Angeli.
La prossima settimana vi dirò del Gremio dei Sarti e del suo
particolare Candeliere.