Mercoledì 6 ottobre 2021 alle 10 nella Pinacoteca Nazionale- Cittadella dei
Musei Francesco Muscolino, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di
Cagliari, Paolo Truzzu, Sindaco di Cagliari e della Città metropolitana, e Maria
Antonietta Mongiu, componente del CdA del Museo presentano i Dialoghi di
Archeologia Architettura Arte Paesaggio.
I Dialoghi sono incontri tematici nei quali illustri studiosi/e racconteranno un pezzo di storia
sarda, fin dal “tempo prima del tempo”. Il loro punto di vista cercherà di evitare che una
disciplina, un periodo, i luoghi o gli oggetti di cui si occupano bastino a sé stessi. Qualsiasi
argomento è legato infatti da un filo rosso all’altro.
È la tessera di un mosaico, complesso e intrigante, quale è la storia della Sardegna e del suo
territorio. Da troppo poco tempo abbiamo inteso il ruolo capitale della storia sarda nella
storia europea e mediterranea e quanto ne sia compendio.
I Dialoghi di Archeologia Architettura Arte Paesaggio vedranno in campo anche
creativi/e perché sempre più sono protagonisti della narrazione della storia anche grazie agli
allestimenti di mostre e di musei che ormai devono oltrepassare la semplice disposizione
degli oggetti in vetrine per diventare piuttosto luoghi di formazione non solo del gusto
estetico quanto della coscienza nazionale. Luoghi dove i valori della Costituzione sono
rappresentati attraverso le modalità con cui il materiale storico, artistico, archeologico non
solo viene conservato ma fruito dalla comunità.
Perché Dialoghi? Certamente perché è opportuno che il nostro patrimonio culturale ritorni a
dialogare e a interloquire con i territori e con chi vi abita. Siamo infatti i diretti eredi di
coloro che li hanno elaborati e ce li hanno lasciati in prestito.
Dialoghi di Archeologia Architettura Arte Paesaggio anche in onore di una celebre rivista
Dialoghi di Archeologia, fondata e diretta nel 1967 da Ranuccio Bianchi Bandinelli, tra i
più importanti archeologi italiani del Novecento, che ebbe cattedra a Cagliari dal 1947 al
1950.
Nei primi anni Settanta Giovanni Lilliu chiamò a Cagliari due allievi di Bianchi Bandinelli:
Mario Torelli e Fausto Zevi. Una sorprendente continuità a segnalare che Cagliari nel corso
del Novecento è stata uno dei centri più rilevanti dello studio del mondo antico.
Tra le figure
eminenti si ricordano, tra gli altri, Antonio Taramelli, Doro Levi, Massimo Pallottino,
Gennaro Pesce, Ferruccio Barreca, Piero Meloni e naturalmente il Sardus Pater Giovanni
Lilliu.
Perché i Dialoghi di Archeologia Architettura Arte Paesaggio si svolgono nella Basilica
di San Saturnino? Perché è necessario disseminare nel territorio i contenuti culturali di un
istituto culturale di primaria importanza qual è il Museo Archeologico Nazionale di
Cagliari, secondo quanto previsto dal Codice dei beni culturali e del Paesaggio.
Un tessuto urbano, a sua volta denso di stratificazioni storiche, come Cagliari ha necessità di
essere rafforzato da un intenso sistema di conoscenza di cui il Museo Archeologico
Nazionale è un fulcro insostituibile.
Necessarie allora le alleanze con tutte le istituzioni territoriali ma soprattutto con la
comunità cittadina attraverso la condivisione dei contenuti culturali che le istituzioni
finalmente mettono a disposizioni, aprendo musei, archivi, laboratori scientifici non
saltuariamente, ma sistematicamente come pratica di relazione tra passato e contemporaneità
e tra le contemporaneità che si sono succedute nel tempo.
Ecco allora ogni giovedì in presenza e in streaming alle 17 nella Basilica di San
Saturnino in collaborazione col Comune di Cagliari e con la Direzione Regionale Musei
Sardegna, che gestisce la Basilica. Chiunque può partecipare.
Il Museo opera in stretta collaborazione con Autonomie Scolastiche, Dipartimenti
dell’Università, Sodalizi culturali e chiunque voglia essere parte attiva. Chi vuole può farlo.
È necessario condividere prima ancora che reperti o eventi un linguaggio che sia fondativo
della comunità e motore identitario e perciò universale
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