Una maratona linguistica così non si era mai vista nell’isola. E il
format sperimentale che doveva portare nuova linfa al concorso
letterario si è rivelato vincente, non solo per partecipazione di
pubblico e di artisti, ma anche per un’inaspettata freschezza e forza
propulsiva che non è difficile immaginare, rivoluzionerà forse il modo
di pensare questo tipo di manifestazioni per il futuro.
La XXX edizione del Premio di Poesia sarda organizzato dalle ACLI
Sardegna, sabato (7 dicembre) e domenica all’Hospitalis Sancti Antoni
di Oristano, è stata una grande festa per la lingua sarda. Dopo
l’introduzione del presidente Acli regionale, Franco Marras, e della
segretaria del concorso, Daniela Masia, che ha avuto un ruolo
fondamentale nella pianificazione dell’evento, la maratona linguistica
di sabato ha visto cimentarsi diversi nomi illustri sia nel panorama
regionale della poesia tradizionale classica sia declinata verso nuove
prospettive, e quindi nel campo della musica e del teatro. Nel pieno
spirito dell’associazione organizzatrice, sono stati affrontati temi
legati al sociale, ai diritti umani, alla violenza di genere e
all’inquinamento, abbracciando con spirito partecipativo le diverse
varianti linguistiche di tutta l’isola.
Tra i presenti per i saluti, anche il sindaco di Oristano, Andrea
Lutzu, e Peppino Tilocca, preside dell’Istituto d’Istruzione Superiore
“De Castro” di Oristano, i cui studenti hanno intrapreso un percorso
di Alternanza scuola lavoro con le Acli provinciali di Oristano.
Forti emozioni domenica ha riservato la presenza di Tonietto dei Salis
‘n Salis, che ha ricevuto il Premio alla carriera dalle mani del
direttore artistico Michele Pinna e dalla giornalista Simona Scioni.
Istituito per la prima volta, il riconoscimento è rivolto a
personalità che abbiano inciso nella storia della cultura musicale,
poetica, letteraria e artistica della Sardegna. Visibilmente commosso,
Tonietto ha dedicato questo premio al fratello Francesco, scomparso
qualche anno fa.
Le motivazioni sono state lette sul palco dai componenti della giuria
formata da Vincenzo Pisanu (presidente), Nino Pericu, Giuseppe
Tirotto, Michele Pinna e Nicolò Migheli. Batticuore e sorrisi hanno
suscitato i piccoli poeti provenienti dalle scuole primarie di
Orotelli, guidati dalla docente Immacolata Salis, i quali hanno
ritirato il premio della sezione “Scuola/laboratori linguistici per
bambini” grazie al lavoro “Un arbu unu contu”, e hanno letto alcuni
brani dei loro componimenti. Una realtà che in primavera troverà un
sequel grazie una giornata interamente dedicata alle scuole.
Emozioni in note invece sono arrivate con il cantautore Andrillo, al
secolo Andrea Murgia di Cagliari, che ha riscosso forti applausi per
le sue esibizioni canore alla chitarra, prima di ricevere il premio
novità riservato alla Poesia musicata, per l’opera “Su chi est lebiu
bolat”.
Il primo premio assoluto nella sezione “Poesia in rima o versi liberi”
è andato ad Antonello Bazzu di Sassari per “Duria Ingannadora”, il
secondo ad Antonio Canu per “No te' edat la terra”, e il terzo a
Giangavino Vasco per “Nues de reselu”. Tonino Fancello ha invece
ricevuto il Premio speciale della giuria per “Fortuna furistera”,
mentre menzioni speciali sono state attribuite a “Bisos” di Tonino
Cau, “Eternidade” di Franco Piga, “Unu solu est su nidu” di Domenico
Angelo Fadda, “Cudda tzia” di Giancarlo Secci e “Incantera” di Eliano
Cau.
La sezione prosa ha visto primeggiare Peppino Fogarizzu con “Su
bantzigu eredadu”, al secondo posto Costantina Frau con “Sa lezes suba
sos cunzaos”, e al terzo Sandro Biccai con “Fata bi l’amos!”. Menzione
speciale per Maria Antonia Fara con “Isvagos ismentigados”. Salvatore
Pintore l’ha spuntata nella sezione Letteratura edita con il volume
“Paràulas e silèntzios”.
Nella sezione a tema sui Valori delle Acli, la corona d’alloro se l’è
aggiudicata Stefano Arru per “Chentales de sotzialidade (virtude
Aclista)”. Menzioni speciali a Dante Erriu per “Eterna Amistadi”, ad
Angelo Maria Ardu per “S’atera istrina” e Antonio Longu per
“Semenonzos”.