Cosa sta uccidendo i pesci nel Calich? Una domanda che rimbalza tra i pescatori, i cittadini, e ora anche nei corridoi del Comune di Alghero, dove il caso ha portato ieri mattina la commissione comunale Ambiente a un sopralluogo. Il mistero è fitto, come le acque dello stagno che, seppure monitorate da anni, in questi giorni restituiscono solo carcasse. Morti improvvise, inspiegabili, al punto che l’intera comunità guarda con apprensione a ciò che può essere una catastrofe ecologica in corso.
Il presidente della commissione, Christian Mulas, ha voluto vedere con i propri occhi lo stato delle acque e, con lui, si sono schierati il presidente del Parco di Porto Conte, Emiliano Orrù, i biologi dell’Università di Sassari, e persino il comandante dei barracelli. "Questo episodio preoccupante ha spinto la commissione a intervenire,” ha spiegato Mulas, sottolineando che il problema non può più essere ignorato.
Eppure, nonostante gli sforzi, il responso resta oscuro. Gli esperti del Parco di Porto Conte, insieme all’Arpas, hanno esaminato ogni angolo dello stagno: niente crisi anossica – ossia, l’ossigeno sembra regolare.
Nulla che riconduca al classico stato anossico tipico delle morie nelle lagune, niente rilasci di idrogeno solforato, insomma nessun segnale di quel “naturale” disastro a cui, purtroppo, ci si abitua in certi ambienti lagunari.
Dall'Istituto zooprofilattico si attendono risposte più dettagliate, grazie ai campioni biologici prelevati dai pesci, che forse diranno cosa sta avvelenando lo stagno. Eppure, c’è già chi, tra i tecnici e i biologi, punta il dito verso l’ennesimo sospetto di sversamento di prodotti chimici. Pare, infatti, che la pulizia delle canne lungo le rive, che in passato fungevano da naturale filtro, possa aver riversato nello stagno sostanze nocive.
Ma i tempi della scienza non sono quelli della burocrazia. E così, mentre attendiamo i risultati, la commissione Ambiente ha deciso di fare sul serio: verrà presentato un esposto alla procura della Repubblica. Se c’è qualcosa di oscuro nel Calich, Alghero vuole scoprire chi ne è il responsabile.