L’analisi del voto espresso dagli algheresi nell’ultima tornata
elettorale, se pure di carattere nazionale, non può essere privata
della valenza locale che possiede, ed impone attente riflessioni
sull’operato dell’Amministrazione.
La perdita di consensi delle forze che compongono l’attuale
maggioranza in città, ed invero delle principali forze di opposizione
all’interno del Consiglio Comunale, sostanzia un giudizio fortemente
negativo sul lavoro svolto dalla giunta Lubrano e dall’assemblea
cittadina.
In particolare nei confronti della Giunta che ha
dimostrato, nonostante l’impegno profuso, tutta la sua lontananza
dalle vere esigenze di rilancio economico della città e,
correlativamente, di non riuscire a cogliere l’angoscia sociale che
sempre più larghi strati della popolazione stanno vivendo. Infatti è
assai probabile che il disagio che tocca la nostra città sia molto più
profondo di quanto le votazioni non abbiano saputo rappresentare.
Durante la campagna elettorale si è parlato tanto del rilancio del
nostro territorio attraverso lo sviluppo del turismo con tutte le sue
implicazioni di carattere culturale, storico, enogastronomico,
sportivo; si è discusso tanto di ambiente, di agricoltura, di porto,
di decoro ed igiene urbana, di piano dei servizi, di piano del
commercio di piano di utilizzo dei litorali di piano urbanistico, ma
niente è stato nemmeno discusso dalla nuova amministrazione, nulla è
stato deciso dopo oltre otto mesi dall’insediamento della giunta.
Non
è stata minimamente programmata la prossima stagione estiva: dobbiamo
solamente sperare che non sia un flop come quella passata perché il
sistema economico cittadino non è in grado di resistere e sopportare
altri stress. Le imprese chiudono, il commercio soffre, le professioni
stentano di fronte ad una crisi di proporzioni inaudite e
l’amministrazione non riesce minimamente a reagire, ad elaborare
nemmeno una strategia di breve e medio termine per tentare di offrire
un concreto segnale di capacità di tenuta alla città.
Non è plausibile che l’attuale classe dirigente al governo della
città, pur nella chiara distinzione dei ruoli, non riesca a costruire
risposte vere, ai reali bisogni delle famiglie e delle imprese locali.
E' necessario che il Consiglio Comunale, assuma ed eserciti a pieno
la sua funzione e operi da propulsore nella ricerca delle diverse
soluzioni ai gravi problemi esistenti.
L’etica della responsabilità deve guidare le azioni di tutti coloro
che hanno funzioni politico-amministrative, al fine di produrre
risposte valide in tempi rapidi, perché la fragilità della congiuntura
economica che viviamo, impone celerità nelle decisioni e
l'impossibilità di procrastinarle ulteriormente.
Operando diversamente si invierebbe un grave segnale di
irresponsabilità da parte dell'attuale classe dirigente che, non
potrebbe sottrarsi, ad nuovo passaggio elettorale, per consentire alla
città di valutare proposte alternative rispetto all’attuale quadro di
governo cittadino.
Proposte nuove, caratterizzate da programmi costruiti attorno alla
convergenza degli obiettivi strategici fondamentali, da perseguire su
una visione condivisa dell’Alghero del futuro,svincolata dalle logiche
politiche del passato, dalle ormai logore aggregazioni partitiche
esistenti, libera dai tatticismi che hanno soffocato la città: una
Alghero, finalmente, basata su un confronto costruttivo, leale e
veritiero, per garantire la sua rinascita e generare una speranza per
coloro che ancora credono che sia possibile realizzare un futuro
adeguato alla storia della nostra città.
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