L'osservatorio di Guerrini: Lo sfascio della sanità sarda

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Lo sfascio della Sanità sarda. È spiegabile con le norme di legge, confuse e inadeguate, che garantiscono impunità e potere infinito ai dirigenti. Che godono praticamente di una autonomia senza limiti. Assumono, emarginano, spendono, decidono in totale autonomia carriere e funzionalità degli apparati. Con uno scudo totale dalla politica. Che si trova, come accade appunto in Sardegna, con le mani legate. Perché i dirigenti si muovono con logiche di potere e rispondono ideologicamente ai loro padrini. Anche se spodestati da nuova maggioranza politica. Per cui ignorano le direttive dei nuovi amministratori. Ed, anzi, più disobbediscono più meriti assumono nei confronti di chi gli ha dato la poltrona e per questo gli garantirà futuro. Per ragioni di fedeltà. Lo stallo nel sistema salute è rappresentato da queste filosofie. Infatti, l'apparato opera ancora al servizio dei vecchi padroni e dopo più di un anno la nuova Giunta regionale ancora non può decidere alcunché nelle corsie. È un sistema che si è avvitato su se stesso da quando massoneria e potentati politici hanno preso il potere negli ospedali. Sono così nati i "signori" della sanità. Che hanno fatto dei reparti e dei complessi medici autentici centri di clientela e di potere. Favorendo in tal modo lo sviluppo della sanità privata e mortificando un modello di Servizio Sanitario considerato un esempio in tutto il mondo. Prima la Sanità Pubblica era garanzia di efficienza e professionalità. Negli ultimi decenni è diventata un gigantesco carrozzone per clientele, potere e logge massoniche. Lo scoramento dei medici che lavorano al servizio dei pazienti è la conseguenza più devastante. Mario Guerrini.