Un nemico della sicurezza nazionale è stato espulso dal nostro territorio. Un cittadino nordafricano di 36 anni, identificato dall’intelligence come combattente in zona di guerra, è stato rimpatriato grazie a un’operazione che non ha lasciato spazio a esitazioni.
Sbarcato illegalmente sulle coste sarde nel 2022, l’uomo aveva tentato di ottenere protezione internazionale. La sua richiesta, definita "manifesta infondatezza" dalla Commissione territoriale di Cagliari, è stata rigettata senza appello anche in sede giudiziaria. Ma questo non lo ha fermato. Si era volatilizzato, cercando rifugio nell’anonimato di una grande città.
È stata la Polizia a stanarlo, rintracciandolo a Torino. Arrestato, è stato trattenuto nel Cpr di via Corelli a Milano, un luogo che non concede alibi né fughe. Da lì, il viaggio verso l’espulsione: un volo charter dalla frontiera aerea di Palermo ha completato l’operazione.
Dal Viminale arriva un dato che parla da solo: 182 espulsioni per motivi di sicurezza nazionale dal 2022 ad oggi, di cui 21 firmate direttamente dal ministro dell’Interno. Numeri che riflettono una volontà precisa: non c’è spazio per chi mette a rischio la nostra sicurezza.
L’Italia non è terra di conquista per chi trama nell’ombra. La risposta è netta, intransigente, senza concessioni. Non si tratta di burocrazia, ma di una scelta di sopravvivenza per il nostro Stato. Chi minaccia la nostra sovranità conoscerà solo una strada: quella verso l’uscita.