Lo Stato Vaticano di Sardegna. E il malcostume della politica. Pensavo, e speravo, che l'aria fosse cambiata. Ma non è così. Si ripercorrono anche nell'era della Regione Sardegna a guida grillina le strade dell'ossequio alle parrocchie della Sardegna. Nell'assestamento di bilancio Ras, come sempre, purtroppo, sono contenute una infinita serie di regalie alle strutture religiose dell'isola. Un amichettismo verso i sacerdoti ripugnante. Se si considerano le mille necessità della Regione più povera d'Italia. In cui la Sanità è un diritto soprattutto per i ricchi (che possono pagarsi le cure) mentre i cittadini poveri devono in buona parte rinunciare a curarsi. Dove i collegamenti costano l'impensabile. Per cielo e per mare. E le Compagnie aeree e marittime strozzano il progresso della Sardegna. Solo per fare alcuni esempi. Ma se poi i soldi pubblici che dovrebbero servire per allentare la morsa dello spopolamento (altro esempio) servono invece ancora per ingrassare le parrocchie, peraltro sempre più disertate dai fedeli, allora è vero che praticamente nulla cambia. Che la musica è sempre la stessa, nonostante sia cambiata l'orchestra. E che le risorse dei sardi si spendano soprattutto per chi ha santi in paradiso. Tanto col cdx quanto con il Campo Largo. Che delusione. E che amarezza. Mario Guerrini.