“Dal 40 al 70% delle emissioni globali deriva da modelli di produzione e consumo insostenibili. È tempo di abbandonare l’iperconsumo del Black Friday e passare a un’economia circolare,” afferma Alexandra Davidsson, co-fondatrice del Circular Monday. Con queste parole dirette, il movimento nato in Svezia nel 2017 punta a riscrivere le regole di un mercato dominato dal consumismo sfrenato.
Il Circular Monday è oggi un movimento globale, attivo in oltre 40 paesi, che promuove pratiche di riuso, riciclo e consumo responsabile. Non è solo una sfida al Black Friday, ma una visione concreta per un futuro sostenibile. "È incredibile vedere come i settori dell’usato e del vintage stiano crescendo rapidamente in tutto il mondo. Solo il mercato del lusso di seconda mano vale oggi 35 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuale del 15,50%. Ma ciò che è ancora più incoraggiante è come questa crescita sia supportata da istituzioni finanziarie come la BEI,” afferma Elin Bergman, COO di Cradlenet e portavoce del #CircularMonday.
L’obiettivo è chiaro: trasformare il consumo in un atto consapevole, spingendo aziende e individui verso modelli più sostenibili. In Italia, la sensibilità verso questi temi è in aumento.
"I consumatori stanno chiedendo sempre più prodotti sostenibili alle aziende e l’economia circolare rappresenta una chiave fondamentale per rispondere a questa esigenza. In Italia, un consumatore su due acquista già articoli di seconda mano, e il consumo responsabile è destinato a crescere ulteriormente,” dichiara Simone Grasso, portavoce italiano del movimento.
Il Circular Monday non è solo un’alternativa simbolica, ma un messaggio forte contro l’iperconsumo che alimenta la crisi climatica. Un invito a cambiare abitudini, scegliendo un percorso più equo per il pianeta e le generazioni future.