Bitcoin e Criptovalute: una tassazione che crea disuguaglianze

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  Qualche giorno fa, il viceministro Leo ha annunciato in conferenza stampa l’intenzione del governo di aumentare la tassazione delle plusvalenze sulle criptovalute dal 26% al 42%. Il termine "Bitcoin" è stato utilizzato impropriamente per rappresentare tutto il mondo delle criptovalute, ma ciò che emerge dalla proposta sono problematiche profonde sia in termini di equità fiscale che di impatto economico. L’aumento della tassazione non solo crea una palese disparità rispetto ad altri investimenti finanziari, che continuano a essere tassati al 26%, ma viola anche il principio costituzionale di uguaglianza. L’articolo 3 della Costituzione italiana garantisce infatti parità di trattamento per tutti i cittadini, un principio che sembra qui tradito. 

  La disparità si accentua quando si osserva il diverso trattamento fiscale tra chi investe direttamente in criptovalute e chi preferisce farlo tramite fondi o ETF. Mentre i secondi continuano a beneficiare della tassazione agevolata e del recupero delle minusvalenze, chi opera autonomamente non può compensare le perdite, finendo per essere ulteriormente penalizzato. Questa proposta rischia inoltre di distorcere il mercato, spingendo gli investitori verso strumenti finanziari istituzionali e limitando la libertà di operare autonomamente. Non solo, ma si creerebbe un incentivo per comportamenti evasivi: l’aumento della tassazione potrebbe spingere gli investitori a cercare rifugio su piattaforme non regolamentate, sottraendo risorse fiscali allo Stato. 

  Il provvedimento potrebbe avere un impatto negativo sullo sviluppo delle criptovalute in Italia, un settore in forte espansione. Penalizzando chi investe in queste tecnologie, si rischia di frenare l'innovazione e la crescita economica del Paese in un ambito che rappresenta un’opportunità strategica per il futuro. Questa manovra rischia di danneggiare gravemente la fiducia degli investitori e, allo stesso tempo, compromette le potenzialità di un settore tecnologico in forte crescita.