Sanità italiana: tra numeri allarmanti e un sistema al collasso

Infermieri
  La fiducia tra pazienti e medici, un tempo saldo pilastro della sanità italiana, sembra vacillare sotto il peso di numeri inquietanti. È quanto emerge dal recente Convegno sulla Responsabilità Sanitaria organizzato da Aris a Roma, dove i dati hanno scoperchiato una realtà che si cerca spesso di minimizzare. Gli errori sanitari coinvolgono circa un milione di pazienti su dieci milioni di ricoveri, e le vittime di trattamenti errati arrivano a 7.000. Questi numeri, però, non parlano solo di statistiche. Parlano di un sistema che sta fallendo e di una sfiducia sempre più diffusa. L'associazione Codici, che da anni denuncia le inefficienze della sanità italiana, non usa mezzi termini. Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale, sottolinea come si continui a demonizzare chi prova a far luce sulla malasanità. 

  "Il problema c'è, è grave e deve essere affrontato", afferma Giacomelli, mettendo il dito su una delle piaghe più evidenti: le infezioni ospedaliere. Non parliamo di un problema sconosciuto, ma di una criticità su cui si continua a fare troppo poco. E mentre la sanità italiana cade a pezzi, i cittadini perdono fiducia, sfociando a volte in episodi di violenza. È facile condannare la violenza contro il personale sanitario, ed è giusto farlo senza mezzi termini. Ma qui nasce una domanda: cosa ha portato a questa frattura tra il sistema sanitario e i cittadini? Perché la rabbia cresce e si trasforma in aggressioni? 

  La risposta è sotto i nostri occhi, ma forse troppo scomoda per essere affrontata: il rapporto di fiducia si è logorato, consumato da anni di disservizi, lunghe attese e strutture al collasso. Le carenze nei Pronto Soccorso, il personale ridotto, i medici di base che non riescono a coprire le necessità dei pazienti: sono problemi noti, cronici, eppure ancora irrisolti. Quanto può resistere un sistema che lascia i cittadini senza risposte, che permette a chi accompagna un familiare al Pronto Soccorso di perdere contatto per ore, senza sapere se e come viene assistito? È qui che si perde la fiducia. Ed è qui che si deve intervenire. Codici, impegnata nella lotta contro la malasanità, offre un punto di riferimento per chi cerca giustizia, ma questo non basta. Servono soluzioni strutturali, non decreti punitivi. È necessario ricostruire un sistema che non costringa i cittadini a scegliere tra la speranza di essere curati e la paura di un errore.