L'osservatorio di Guerrini: Le Olimpiadi

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Le Olimpiadi. Lo spettacolo sportivo più affascinante. Niente è paragonabile all'universalità e allo spirito gioioso dei Giochi olimpici. Esserci, per un atleta, è già un successo. Storico. Poi è chiaro che si va in campo per vincere. L'atmosfera è di incredibile amicizia e fratellanza. Per le strade c'è un sentimento di suggestiva gaiezza. Così come nel Villaggio Olimpico. Dove gli atleti sono tutti uguali nella loro rappresentatività. Ho grande nostalgia di quei giorni. Le mie Olimpiadi, da cronista, cominciarono nel 1964. Quando non ero ancora assunto in Rai. Ed ero solo un collaboratore. Fui chiamato a Roma per far parte della redazione di Radio Olimpia, trasmissione di grande successo. Con il fior fiore del giornalismo radiofonico italiano. Per me un grande orgoglio e un grande riconoscimento professionale. Ancor giovanissimo. Da inviato seguii i Giochi dal 1976, a Montreal, in Canada. Sino a Barcellona. Nel 1992. A Parigi oggi c'è un apparato antiterrorismo eccezionale. Disturberà. Sicuramente. Ma il clima festoso delle Olimpiadi non cambierà. Buon divertimento. Mario Guerrini. Montreal, 1976. Una parte del team Rai. Con Gianni Mina', Bruno Pizzul, Nino Benvenuti.