Sardegna: Paradiso per i ricchi, inferno per il pianeta

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  In Sardegna, tra le splendide acque di Olbia e Porto Cervo, si crogiolano al sole i superyacht di Jeff Bezos, Bill Gates e Bernard Arnault. Il valore complessivo di queste imbarcazioni di lusso ammonta a 425 milioni di dollari, quasi il 46% del valore totale dei superyacht posseduti dagli otto uomini più ricchi del mondo. Una cifra astronomica che rappresenta solo una frazione delle immense ricchezze di questi magnati, ma che è emblematica di un problema ben più grande: l'insostenibile lusso a scapito del pianeta e delle comunità locali.

  Koru, il mastodontico yacht del patron di Amazon, Jeff Bezos, ha navigato dalla Cagliari lungo la costa orientale della Sardegna, sfoggiando la sua opulenza tra le isole di Molara e Tavolara. Symphony, l'imbarcazione del fondatore e CEO di LVMH, Bernard Arnault, ha fatto tappa a Cala di Volpe, per poi dirigersi verso Porto Rafael. Non da meno, Bill Gates, il fondatore di Microsoft, ha ormeggiato il suo mega yacht Wayfinder al largo di Golfo Aranci. Questi colossi del mare sono il simbolo di un divario sempre più evidente tra i super ricchi e il resto del mondo. La Sardegna, un tempo isola selvaggia e incontaminata, oggi è il parco giochi di chi possiede miliardi di dollari. 

  La narrativa green, che vorrebbe giustificare la presenza di pale eoliche per il bene del pianeta, si scontra con la realtà dei fatti: questi giganti del mare consumano quantità spropositate di carburante, emettono inquinanti atmosferici e sonore, e devastano gli ecosistemi marini. Il Mediterraneo è diventato la destinazione prediletta dai super ricchi. Non solo in Sardegna, ma anche a La Spezia, dove Larry Ellison di Oracle fa sfoggio del suo yacht Musashi, e a Positano, con il Launchpad di Mark Zuckerberg di Meta. Queste imbarcazioni, oltre a rappresentare un oltraggio per l’ambiente, sono l'ennesima dimostrazione di un’elite che ostenta la propria ricchezza in modo sfrontato e irresponsabile.

  L’analisi condotta dal Centro studi del Cipnes Gallura e UniOlbia, basata sui dati satellitari di VesselFinder e superyachtfan.com, rivela un quadro desolante: il Mediterraneo è ormai infestato da questi mostri del lusso. Mentre il mondo combatte contro il cambiamento climatico, i miliardari continuano a godersi il sole e il mare, indifferenti alle conseguenze delle loro azioni. Questa realtà ci costringe a riflettere sulla direzione che stiamo prendendo. L’ambiente viene sacrificato sull’altare del lusso, e la Sardegna, come molte altre destinazioni mediterranee, ne paga il prezzo. È ora di smettere di glorificare questi personaggi e di iniziare a chiedere conto delle loro responsabilità. Solo così potremo sperare in un futuro in cui il rispetto per il pianeta e per le comunità locali torni ad essere una priorità.