L'osservatorio di Guerrini: "La "sanguinosa" e "feroce" Ardia di San Costantino"

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  La "sanguinosa" e "feroce" Ardia di San Costantino. Che si svolge ogni anno, da secoli, nel Comune di Sedilo (Oristano). Per i cavalli, soprattutto per loro, oltreché per i coraggiosi fantini, è una rappresentazione con estremi di inammissibile crudeltà. Sabato c'è stata, nelle fasi iniziali, una rovinosa caduta. Con molti feriti. Tra cavalieri e cavalli. I fantini stanno bene, anche se con diversi problemi. Due bravi e innocenti cavalli poche ore fa sono stati soppressi dai veterinari. Per le conseguenze della caduta che ha coinvolto un'altra decina di questi straordinari animali. 

  Molti sono rimasti feriti. Nessuno pare corra il pericolo di essere messo a morte. Ma la tragedia è oggi, soprattutto oggi, difficilmente sopportabile. L'Ardia è una corsa folle. Per arrivare al galoppo sino all'Arco del santuario. Che viene attraversato con altissimi rischi. Il tutto tra l'eccitazione generale amplificata dai colpi di fucile in aria. È una festa religiosa molto sentita in tutta la zona. Ma cruenta e crudele per i cavalli. Oltreché sin troppo pericolosa per i cavalieri. È una manifestazione di "balentia" che ritengo non più al passo dei tempi. E necessario assolutamente dare a questa tradizionale manifestazione un senso privo di cinica sofferenza per gli stupendi quadrupedi. Ed eliminare i rischi per gli stessi cavalieri.