Nazioni senza Stato

Comincia la 1a conferenza internazionale

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Cominciano oggi tre giorni dedicati a lingue, letterature, storie civili e politiche, fisco, problematiche economiche ed assetti istituzionali dinanzi all’Unione Europea. Fino al 26 l’Hotel Catalunya di Alghero ospita la I Conferenza internazionale delle Nazioni senza Stato (Cunferentzia Internatzionale de sas Natziones sena Istadu). Organizzato dall’Istituto di Studi e Ricerche Camillo Bellieni di Sassari, l’evento mette a confronto i problemi e le esperienze che investono le nazioni senza Stato e le regioni in cui sono presenti minoranze linguistiche e culturali. Il convegno può costituire, inoltre, un’occasione per la creazione di un circuito di comunicazione interculturale ed una politica di coordinamento tra le diverse realtà, le varie associazioni e i differenti movimenti. Si inizia la mattina di oggi venerdì con una sessione sulla figura di Dino Giacobbe, antifascista e combattente sardista. Nel pomeriggio i lavori verteranno invece sul tema “Fisco, sviluppo economico e riforme istituzionali: presupposti per uno stato proprio”. Sabato 25 l’intera giornata sarà dedicata al problema delle lingue e delle letterature di minoranza. Il convegno terminerà domenica 26 agosto con un dibattito aperto ai rappresentanti delle forze politiche europee intorno ai problemi delle riforme istituzionali nelle regioni di minoranza linguistica dell’Unione Europea. «In occasione della Conferenza analizzeremo le situazioni delle Nazioni senza Stato e delle varie proposte e soluzioni avanzate da movimenti e associazioni. Il nostro obiettivo è creare una rete che coordini e metta in contatto i diversi soggetti a livello europeo. Un’Europa in cui non ci sia il dominio delle banche o delle borse, ma nella quale siano protagonisti i popoli», spiega il direttore scientifico dell’Istituto di Studi e Ricerche Camillo Bellieni, professor Michele Pinna. «Nel corso delle tre giornate interverranno trenta relatori, con 300 invitati. Le nazioni rappresentate saranno dieci. Parteciperanno scozzesi, baschi, friulani, catalani, berberi, irlandesi, ladini, corsi, albanesi e naturalmente sardi», aggiunge Maria Doloretta Lai, presidente dell’Istituto Bellieni. La I Conferenza internazionale delle Nazioni senza Stato si svolge con la collaborazione delle seguenti associazioni: Rete RoleMED (Rete di osservazione delle lingue emergenti del Mediterraneo), SI (Solidaritat Catalana per la independència), FEM Mare Nostrum (Federazione dell’Identità del Mediterraneo), Ccsi (Comitato Catalano della Solidarietà Internazionalista), FED, Edizioni Papiros, Fondazione “Zona Franca”, Fondazione “Giovanni Maria Angioy”, Associazione “Franco Meloni Onlus”, Fondazione “Sardegna per gli studi giuridici”, con il contributo della Regione e il patrocinio del Partito Sardo d’Azione.L’ingresso alla Conferenza è libero.