Hotel Capo Caccia: un prestigioso albergo che diventa un condominio

La lettera di un dipendente

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In questi giorni si é parlato dell'hotel Capo Caccia, una vicenda definita da molti una telenovela che dura da 18 anni. Vi chiedo pertanto se possibile pubblicare, per intero, quanto sotto scritto al fine di dare una giusta informazione.Un po’ di chiarezza da parte di chi da 20 anni lavora all’Hotel Capo Caccia. C’è chi l’ha definita la telenovela di Alghero, ricca di puntate e colpi di scena, una triste storia nata nel 1994 in occasione di una classificazione della struttura alberghiera.Il complesso nasce nel 1964 con nulla osta per l’esecuzione dei lavori edili n° 8 del 6/2/1964 con il quale il Comune di Alghero autorizzava la S.P.A Compagnia Internazionale Della Parabola D’oro a costruire un Albergo e successivamente altre autorizzazioni per ampliamento Albergo Hotel Capo Caccia.Un punto fondamentale da sapere per chi ha seguito questa vicenda solo attraverso i giornali, è che nel 1973 entra a far parte del complesso la gestione “Eurotel”, una catena alberghiera prototipo della multiproprietà, la quale ha messo in vendita a fronte di una conveniente rendita da parte dell’acquirente, alcune porzioni materiali (camere alberghiere) distribuite a macchia di leopardo all’interno del complesso, con il vincolo imprescindibile d’uso Alberghiero e con vietata modifica di arredo e strutturale; l’acquirente inoltre aveva la possibilità, previo accordo prestabilito, di passare le vacanze nella propria unità o in altre unità facenti parte della stessa catena alberghiera con strutture sparse in tutto il mondo.Nel 1994 Il Comune di Alghero si è trovato a classificare una struttura Alberghiera con all’interno circa 160 camere (su 282), utilizzate in forma residenziale anziché ricettiva (unica consentita).Dopo un attento esame è stato confermato e rilevato l’abuso di utilizzo delle suddette 160 unità e di conseguenza l’invito ai proprietari ad uniformarsi all’uso consentito.Dopo varie ordinanze, per ultima la 202/1997, in 132 camere di proprietà, venivano apposti i sigilli amministrativi.I vari ricorsi sono stati fatti in tutti i gradi di giudizio per ultima la Corte Suprema di Cassazione, la quale ha confermato il giusto provvedimento del Comune di Alghero, ordinando il ripristino della destinazione d’uso alberghiera a gestione unitaria, questa purtroppo mai avvenuta. Infatti questa inerzia ha dato modo ai condomini dissidenti di formare un condominio ed emanare spese condominiali inesistenti per poter avere dei titoli ed utilizzarli per richiedere fallimenti all’azienda alberghiera, pignorare le unità dei proprietari regolarizzati, al solo scopo di operare ed utilizzare le proprie camere indisturbati a dispregio delle sentenze passate in giudicato. Un condominio dunque fasullo, che esiste solo sulla carta, non operativo e costituito da persone, le quali non possono nemmeno entrare nel complesso.In 14 anni di vicende si sono visti provvedimenti in un primo momento favorevoli al condominio e poi sempre subito revocati perchè richiesti con inganno e mistificazione. Come è anche accaduto per l’ultimo provvedimento di sequestro dell’azienda alberghiera da parte di Francesco Biasion , presidente del Condominio Eurotel, durato poche ore perchè anche questo revocato con una sentenza esemplare del giudice del Tribunale di Alghero, addirittura affermando quanto segue: se mantenuto il provvedimento “la Punta Quadro srl, costituita dai condomini della Eurotel, consente a questi di riottenere in godimento gli immobili “per vie traverse”, dopo che il provvedimento sindacale 202/97 ne aveva imposto la destinazione alberghiera e non residenziale”. Il giudice ha inoltre sottolineato che il condominio ha adottato la richiesta di sequestro mistificando e nascondendo documentazione.Purtroppo, il tempo perso dal Comune di Alghero non ripristinando la destinazione d’uso, ma solo inibendo l’uso apponendo i sigilli amministrativi e la difficoltà dei giudici nel sospendere le delibere assembleari, giudicate nella regolarità dell’assemblea e non nel merito e nel contenuto, hanno danneggiato l’azienda alberghiera indungendola ad abbandonare Alghero e l’Hotel Capo Caccia alla fine di questa stagione turistica. Unica alternativa rimane il tempestivo intervento della Procura Della Repubblica per rendere Giustizia a questa vicenda. Se ciò non dovesse avvenire, il complesso alberghiero sarà regalato al Biasion , il quale, essendo venuta meno l’azienda alberghiera, non avrà difficoltà a chiedere al Comune di Alghero tramite DUAAP la regolarizzazione delle proprie camere sotto maschera d’albergo. Una volta regolarizzate le camere, egli potrà utilizzarle come meglio crede e inoltre far chiudere e sigillare le restanti 115 camere di proprietà Capo Caccia Resort e altre 36 camere di altri proprietari attualmente regolarizzati.

Moreno Ferrari