“Da uomo di mare sono abituato a non spargere parole al vento. E’ per
questo motivo che in qualità di presidente del gruppo Onorato Armatori
ho deciso di chiarire una volta per tutte, al di fuori e al di là
delle polemiche e delle illazioni, la realtà dei fatti. E la realtà
dei fatti è che Moby e Tirrenia CIN diventeranno entro fine anno
un’unica compagnia e che questa compagnia sarà sarda”.
Secondo Vincenzo Onorato è grottesco e lesivo dei reali interessi dei
sardi e della comunità isolana continuare a dare fuoco allo sterile
albero delle polemiche.
E proprio per questi motivi è venuto il
momento di chiarire una volta per tutte i confini, le motivazioni e le
ricadute dell’operazione che, “per la prima volta nella storia della
marineria italiana – afferma il presidente del gruppo – e sottolineo
per la prima volta, riconosce alla Sardegna il diritto di essere
arbitra del suo destino, non ospitando, termine questo che sarebbe
errato e improprio, ma condividendo direttamente il destino della
compagnia che assicura oggi e assicurerà per gli anni a venire quel
legame strategico irrinunciabile con il continente”.
Per Vincenzo Onorato, i sardi per primi, hanno il pieno e inviolabile
diritto a conoscere la verità.
“E la verità – sottolinea il presidente
del gruppo Onorato armatori – è che Tirrenia CIN per pochi mesi
trasferirà la sua sede legale a Milano, per consentire tutti gli
adempimenti preliminari alla fusione con Moby nei tempi i piú stretti
possibile; condizione questa che non sarebbe stata così certa e rapida
mantenendo le sedi legali separate. Quindi, come deliberato dal
Consiglio di amministrazione e come comunicato anche agli investitori,
entro fine anno le due società, Tirrenia CIN e Moby, si fonderanno in
un’unica realtà che – è il caso di ricordarlo – è la numero uno al
mondo per flotta di ferry passeggeri e per offerta di cabine.
In
contemporanea con la fusione, la sede legale della nuova compagnia
sarà trasferita in Sardegna in modo definitivo”.
“Sul mare – conclude Onorato – non c’è spazio per i se e per i ma. La
scelta, che produrrà per la Sardegna solo effetti positivi a partire
da quelli fiscali, è stata compiuta e chiunque creda di poter mestare
nel fango, e mi riferisco a tutti quelli che vogliono "dimenticare",
con la loro becera demagogia, che oltre 500 sardi lavorano da decenni
in Onorato Armatori, ha sbagliato indirizzo. Tirrenia e Moby sono
abituate a navigare nelle acque azzurre del Mediterraneo”.
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