La leggenda del Pan de Toni è una delle storie più affascinanti legate all'origine del panettone, simbolo del Natale. Risale al XV secolo, alla corte di Ludovico il Moro, duca di Milano.
Durante un sontuoso banchetto natalizio organizzato dal duca, il cuoco di corte si accorse all'ultimo momento che il dolce preparato per l'occasione si era bruciato. Preso dal panico, chiese aiuto ai suoi assistenti. Fu allora che un giovane garzone di nome Toni ebbe un'idea brillante: propose di utilizzare un impasto di pane che aveva preparato per sé stesso, arricchito con burro, zucchero, uova, uvetta e scorze di arancia candite.
Il cuoco, non avendo altra scelta, accettò e servì quel dolce improvvisato ai nobili presenti.
Con grande sorpresa, il dolce fu un successo strepitoso: i commensali lo trovarono delizioso e lodarono la sua bontà e originalità. Quando il duca chiese il nome del dolce, il cuoco rispose: "L'è 'l pan del Toni!" (È il pane di Toni). Da quel giorno, il Pan de Toni divenne il panettone.
Sebbene questa storia sia affascinante, non esistono prove storiche che confermino l'esistenza di Toni. È più probabile che il panettone derivi da un'evoluzione dei pani dolci medievali, arricchiti con ingredienti preziosi come frutta secca e zucchero, simbolo di ricchezza e celebrazione.
La leggenda, però, rimane una testimonianza dell'amore degli italiani per le storie legate al cibo e alla tradizione. Oggi, il panettone è un dolce iconico che ha saputo attraversare secoli e confini, mantenendo intatto il suo fascino e la sua bontà.b