Benvenuti al nono appuntamento di "Cronache della Repubblica". Oggi ci addentriamo nella vita e nel mandato di Oscar Luigi Scalfaro, nono Presidente della Repubblica Italiana, una figura che ha incarnato con inflessibile determinazione l'integrità e la moralità della prima Repubblica, attraversando alcuni dei momenti più turbolenti e delicati della storia italiana.
Nato a Novara il 9 settembre 1918, Scalfaro crebbe in un ambiente profondamente cattolico e conservatore, valori che avrebbero influenzato tutta la sua carriera politica. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, intraprese la carriera di magistrato, ma fu la politica, e in particolare la Democrazia Cristiana, a diventare presto la sua vera vocazione.
Scalfaro fu eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1946, come membro dell'Assemblea Costituente. Da quel momento, iniziò un lungo percorso che lo vide protagonista di molte fasi cruciali della storia repubblicana. La sua ascesa nella DC fu lenta ma inesorabile, caratterizzata da una costante attenzione ai principi etici e morali che considerava irrinunciabili per qualsiasi rappresentante delle istituzioni.
Ma fu il 1992 a segnare il punto di svolta per Scalfaro.
In quell'anno, l'Italia era scossa da scandali politici e finanziari, e il Paese era sull'orlo di una crisi istituzionale senza precedenti. La morte improvvisa di Giovanni Falcone e la successiva elezione presidenziale lo portarono al Quirinale in un momento di drammatica emergenza. Scalfaro accettò la sfida con il suo consueto spirito di servizio, ponendosi come baluardo di stabilità e legalità in un contesto di sfiducia e disorientamento.
La presidenza di Scalfaro fu caratterizzata da una forte opposizione alla deriva di Tangentopoli, il vasto scandalo di corruzione che stava devastando la classe politica italiana. Scalfaro, da sempre fermo sostenitore della legalità, non esitò a difendere con rigore l'indipendenza della magistratura e la necessità di purificare il sistema politico, anche a costo di entrare in contrasto con alcuni esponenti del suo stesso partito.
Uno dei momenti più significativi della sua presidenza fu il famoso discorso "Non ci sto!", pronunciato il 3 novembre 1993. Con questa dichiarazione, Scalfaro rispose a un'ondata di accuse che lo avevano colpito personalmente, difendendo con forza la propria onorabilità e quella delle istituzioni che rappresentava. Fu un gesto di grande coraggio, che lo consacrò definitivamente come una figura di riferimento per la difesa dei valori repubblicani.
Durante il suo mandato, Scalfaro si distinse per la sua costante attenzione alla dimensione morale della politica. Non si stancò mai di ricordare ai suoi interlocutori, siano essi parlamentari o semplici cittadini, l'importanza della giustizia, della solidarietà e del rispetto delle istituzioni. In un'epoca in cui la politica sembrava sempre più corrotta e disillusa, la sua figura rappresentò un punto di riferimento per tutti coloro che credevano ancora nella possibilità di un'Italia migliore.
Il settennato di Scalfaro si concluse nel 1999, con un Paese profondamente cambiato rispetto a quello che aveva ereditato sette anni prima. La sua uscita di scena avvenne in modo discreto, coerente con lo stile che aveva sempre caratterizzato la sua vita pubblica. Dopo la fine del mandato, continuò a essere una voce autorevole nel dibattito pubblico, intervenendo con passione su temi di rilevanza civile e morale fino ai suoi ultimi giorni.
Oscar Luigi Scalfaro morì il 29 gennaio 2012, lasciando un'eredità di integrità e coerenza che continua a essere un punto di riferimento nella storia repubblicana. La sua vita e il suo mandato rappresentano un richiamo costante a quei principi di legalità e moralità che dovrebbero essere alla base di ogni democrazia.
Non perdete il prossimo appuntamento di "Cronache della Repubblica", dove esploreremo la storia di Carlo Azeglio Ciampi, decimo Presidente della Repubblica Italiana, un uomo che, con la sua passione per le istituzioni e il suo impegno per l'unità nazionale, seppe riconciliare l'Italia con se stessa in un momento di grande cambiamento. Continuate a seguirci per scoprire le vite e i mandati dei Presidenti che hanno segnato la storia della nostra Repubblica.