L'indipendentista Carles Puigdemont è stato eletto nuovo presidente della Catalogna, succede ad Artur Mas che ha rinunciato alla ricandidatura per sbloccare l'impasse che si era determinato in seguito alle elezioni regionali.
Il sindaco di Girona, la cui candidatura ha messo d'accordo le diverse anime dei movimenti separatisti, ha ottenuto 70 voti favorevoli, 63 contrari e due astensioni.
Con lui riprende ora spinta la sfida degli indipendentisti, decisi a staccarsi dal governo centrale entro 18 mesi.
Secondo l'agenda dei separatisti per i prossimi 18 mesi, le autorità catalane approveranno la propria Costituzione e inizieranno a creare le istituzioni necessarie a uno Stato autonomo, come esercito, banca centrale e tribunali.
Un percorso che non potrà fare a meno di un confronto con lo Stato spagnolo e le istituzioni europee.
Da ricordare che questo progetto indipendentista è avversato dal governo centrale, guidato dal Pp del premier Mariano Rajoy che ha rifiutato si tenesse un referendum nella regione nel 2014, perché avrebbe violato la Costituzione.
Dopo le elezione dei nuovo presidente ha ribadito che bloccherà ogni tentativo unilaterale del nuovo governo catalano e ha detto di aver ordinato a tutti i funzionari del governo centrale di applicare la legge.
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