Il Partito Sardo d’Azione ha celebrato ieri, 17 aprile 2025, il suo 104° anniversario dalla fondazione. “104 anni di storia politica; 104 anni di idee ed azioni al servizio del Sardismo; 104 anni di battaglie ideali negli interessi del Popolo Sardo; 104 anni orgogliosi dello stesso simbolo e del proprio nome... che, per questo orgoglio, non li ha MAI CAMBIATI”, si legge nella nota ufficiale diffusa dal vice segretario vicario nazionale Gian Carlo Acciaro.
“Il PSd’Az è stato amato e odiato – prosegue il comunicato – amato dal Popolo ed odiato dalle altre forze politiche, sia che fossero avversarie, ma anche quando le stesse giocavano il ruolo di alleate”. Per il Partito Sardo d’Azione, il sentimento sardista “fa parte dell’animo della mente e del cuore di ogni Sardo”, anche se ostacolato da “potere economico e clientela politica” che impediscono una reale continuità amministrativa e il pieno raggiungimento dell’autodeterminazione.
Un sogno, quello dell’indipendenza del Popolo Sardo, che “non va mai messo nel cassetto”, malgrado le difficoltà imposte dall’attuale scenario geopolitico internazionale. In questa prospettiva, il PSd’Az rivendica “una stagione di riforme istituzionali che mettano al centro delle decisioni politiche la Persona, la Comunità Locale, la Regione Sarda”, invocando “un Sistema Federale che, in un contesto Europeo, garantisca ruolo e funzioni alla Regione Autonoma della Sardegna”.
Secondo Acciaro, “in un momento storico, caratterizzato dai trasformismi partitici e umani, dalla totale assenza di idealità, da partiti che attraversano gli scenari politici come meteore, in Sardegna il PSd’Az continua ad essere ancora l’unico Partito con ideali profondi, con identità politica, con programmi temprati ma ancora attualissimi, che può garantire speranza e futuro alle nuove generazioni”.
Spazio anche al tesseramento, che “dimostra che il PSd’Az è in crescita, con nuovi iscritti che si stanno avvicinando al Partito spontaneamente”, segno – secondo la nota – che “non può essere di matrice clientelare od opportunistica”. “Questo fenomeno di crescita ha un valore ancora maggiore, se contestualizzato in un momento dove i Sardisti non ricoprono posti Potere nelle massime assise governative Sarde”.
E ancora, un affondo politico preciso: “Come avvenne già in passato, stanno provando ad accreditarsi goffamente come paladini del ‘Sardismo diffuso’. Ci provarono, malamente, anni fa rubando il simbolo dei 4 Mori per metterlo come sfondo a quello con la quercia, e ci riprovano qualche giorno fa ‘santificando’ a Carbonia, alla presenza di leader storici del PD e della Presidente Todde, la figura del NOSTRO Presidente Mario Melis”.
“Se quella iniziativa ha voluto essere un regalo di compleanno per i 104 anni del PSd’Az, li ringraziamo di cuore – conclude Acciaro – ma se, viceversa, è stato solo un tentativo maldestro di spacciarsi come portatori di Sardismo, sappiano che i Sardi non hanno l’anello al naso”.
“Giù le mani dal Sardismo e da chi ne ha contribuito in maniera nobile ed esaltante a tenerlo in piedi per 104 anni”, è il monito finale. E gli auguri per un altro secolo di vita sono tutt’altro che una formula rituale: “Auguri sinceri al PSd’Az per arrivare a compiere almeno un altro secolo di vita”.