Il Consiglio regionale ha approvato la Legge di Stabilità 2025 e il bilancio triennale 2025-2027, per un totale di circa 10 miliardi di euro. "Una finanziaria politica, non tecnica, che rappresenta un cambio di passo netto rispetto al passato", ha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde. Secondo la Giunta, il provvedimento garantisce la copertura dei servizi essenziali e rilancia settori chiave come la sanità, la mobilità, l'assistenza sociale e il sostegno agli enti locali.
"Una manovra che affronta le sfide coraggiosamente, con trasparenza e competenza, per costruire le basi di una ripresa solida", ha commentato l'assessore del Bilancio e vicepresidente della Giunta Giuseppe Meloni. Tra gli interventi più significativi segnalati dalla maggioranza figurano oltre 20 milioni per la continuità territoriale, 80 milioni per infrastrutture, rigenerazione urbana e strade, risorse per i medici di base, fondi per il turismo e la cultura e l'incremento del Fondo unico per i Comuni.
Critico il centrodestra. Alessandro Cocco, capogruppo di Fratelli d’Italia ad Alghero, attacca duramente l’emendamento che assegna 9 milioni in tre anni al Comune di Cagliari per la gestione dei rifiuti: "Un regalo politico alla città amministrata dalla sinistra, che rappresenta un atto di ingiustizia verso tutti gli altri Comuni sardi, specialmente quelli costieri come Alghero che ogni anno affrontano l'aumento dei rifiuti estivi senza contributi straordinari. Lo chieda, la Todde, alla giunta comunale algherese."
Sulla stessa linea la consigliera regionale di FdI, Cristina Usai: "Cagliari viene trattata come Comune privilegiato a scapito degli altri. Si ignora che tanti centri turistici vivono lo stesso problema di aumento dei rifiuti per il flusso di visitatori. Abbiamo chiesto di ritirare l’emendamento o estenderlo a tutti, ma il centrosinistra ha tirato dritto."
Duro anche il commento dei Riformatori Sardi con Aldo Salaris: "Una manovra priva di visione, che esclude le zone interne e arriva con quattro mesi di ritardo. Non c'è nulla da festeggiare, è il risultato di divisioni politiche e promesse mancate."
Più positiva la reazione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle. Alessandro Solinas, presidente della Commissione Bilancio, parla di "un investimento importante per dare risposte concrete ai territori, nonostante una massa manovrabile di soli 300 milioni su 10,5 miliardi complessivi. Siamo riusciti a destinare risorse alle emergenze e ai settori produttivi in crisi". Tra gli interventi citati: 60 milioni per il Fondo unico, 30 milioni per le imprese artigiane, 12 milioni per il rinnovo dei contratti dei medici di base, 12 milioni per le aziende colpite dalla blue tongue, 10 milioni per il riordino delle Province, 80 milioni per la continuità territoriale e 17 milioni per le università.
Anche il consigliere pentastellato Roberto Li Gioi sottolinea un risultato importante per la Gallura: "Con uno stanziamento di un milione e 200 mila euro, interveniamo finalmente sulla messa in sicurezza della rete viaria, troppo spesso trascurata nonostante l'importanza strategica per una provincia a vocazione turistica."
Con questa legge di stabilità, la Sardegna avvia il primo bilancio dell’era Todde. Ma lo scontro sulle priorità e sui criteri di distribuzione delle risorse promette di restare acceso a lungo.