Alghero: Daga sulla Secal, "ci metto la faccia", ma l'opposizione attacca

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  "Sulla Secal ci metto la faccia." Con queste parole, l’assessore alle al Bilancio e alle Finanze del Comune di Alghero, Enrico Daga, ha assunto pubblicamente un impegno che ha il sapore della sfida, pronunciandolo davanti all’intero Consiglio comunale durante la presentazione del Documento Unico di Programmazione (DUP). Un’affermazione dal peso specifico, in un momento in cui la partecipata comunale Secal, incaricata della riscossione tributi, vive una fase critica, travolta da problemi finanziari e dubbi sulla propria gestione. 

  Il contesto è di quelli tesi. Secal non è nuova alle polemiche, e la sua situazione è peggiorata al punto che persino il dirigente del settore finanziario comunale, Pietro Nurra, ha sollevato riserve prima di autorizzare l’acconto contrattuale di 366mila euro, indispensabile per garantire il funzionamento della società. Daga, però, non si tira indietro. Ha garantito un progetto di rilancio per la Secal e, con essa, per la Società Alghero in House, promettendo efficienza e trasparenza. Ma le dichiarazioni di Daga non sono bastate a placare le critiche. 

  L’opposizione, compatta, ha colto l’occasione per sferrare un duro attacco. "L’assessore Daga in meno di un mese ha trascinato per due volte il Sindaco e la sua maggioranza in un pericoloso vortice di pressappochismo amministrativo," si legge nella nota firmata dai gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Prima Alghero e UDC - Patto per Alghero. Non si risparmiano accuse: dalla gestione fallimentare della deroga per l’affidamento esterno della riscossione delle sanzioni al Codice della Strada, fino alla presentazione del DUP, giudicata priva dei pareri obbligatori e fuori tempo massimo. "È inaccettabile che un atto di tale rilevanza venga trattato con superficialità," denunciano gli esponenti dell’opposizione, sottolineando come la stessa maggioranza non sia stata in grado di garantire il numero legale, costringendo l’opposizione a supportare la seduta. 

  Le critiche arrivano al cuore dell’operato di Daga, con parole dure: "Le reiterate dimostrazioni di superficialità mettono a rischio non solo la credibilità dell’Amministrazione, ma anche il buon funzionamento della macchina amministrativa." Ma l’assessore alle Finanze non si lascia intimidire e, nella sua replica, risponde senza mezzi termini: "È dal primo giorno dal mio insediamento che cercano ogni pretesto per gettare discredito contravvenendo alla più banale delle regole della politica, ovvero quella di non fare gesti che contribuiscano a rafforzare l’immagine degli avversari. Con questo comportamento stanno puntando i riflettori su chi sta provando a dare umilmente il proprio contributo per la causa comune. Non posso far altro che ringraziarli." In questa guerra di parole, Alghero resta spettatrice di una battaglia politica che, tra promesse di rilancio e accuse di inadeguatezza, disegna un quadro incerto per il futuro amministrativo della città.