Ad Alghero, la gestione della Secal è ormai un caso emblematico di cattiva amministrazione e scontri politici interni. La recente approvazione dell'emendamento presentato dai consiglieri Sartore (PD) e Piras (Noi Riformiamo Alghero) alla delibera sul servizio di riscossione delle sanzioni stradali ha messo un freno all'assessore al Bilancio, Enrico Daga, complicando ulteriormente una situazione già critica.
L’emendamento, che definisce puntualmente annualità e importi soggetti all’affidamento esterno, non è un semplice atto tecnico. È un segnale politico chiarissimo: la maggioranza non ha più fiducia nell'assessore e ha deciso di limitarne le manovre. "Maggioranza pronta a commissariare Daga", afferma senza mezzi termini Alessandro Cocco di Fratelli d’Italia, sintetizzando il clima che si respira in Consiglio Comunale.
La vicenda è aggravata dalla diffida inviata dalla Secal al Comune. La partecipata vanta un credito di quasi 300mila euro nei confronti dell'amministrazione, una cifra accumulata da quando l’assessore Daga è entrato in carica e ha smesso di onorare i pagamenti.
Nonostante le ripetute richieste di chiarimenti da parte del management Secal, l’assessorato non ha fornito alcuna risposta, costringendo la società a ricorrere a un atto formale per tutelarsi.
La situazione rischia di diventare esplosiva: la Secal, che dovrebbe garantire servizi essenziali, vede minacciata la propria operatività e gli stipendi dei dipendenti, mentre la tensione politica raggiunge livelli sempre più alti. I consiglieri della maggioranza, compresi quelli dello stesso partito dell’assessore, si sono schierati contro Daga, impedendole di procedere con la sua proposta originaria di affidamento esterno senza l’approvazione del Consiglio.
A peggiorare il quadro, la retorica vuota dell’assessore, che nelle sue dichiarazioni stampa continua a evitare il nodo centrale della questione: una gestione che sta portando la partecipata al collasso.
Il caso Secal da problema tecnico-finanziario si sta trasformando in un problema di maggioranza frammentata, incapace di affrontare in modo coeso una crisi che potrebbe avere ripercussioni serie per il Comune e per i cittadini. Caos, debiti e diffide sono le parole chiave di una vicenda che rischia di lasciare un segno profondo nell’amministrazione cittadina.