Cagliari, 31 ottobre 2024 – "Errare è umano, perseverare è diabolico." Con queste parole, Alessandro Serra, segretario cittadino di Forza Italia, torna a puntare il dito contro il cosiddetto ‘salasso TARI’ che grava sui cagliaritani, riferendosi all'ormai controverso nuovo appalto per la gestione dei rifiuti urbani. Serra non risparmia critiche e chiama in causa l'attuale Giunta, facendo riferimento all’eredità lasciata dall'amministrazione di centro-sinistra, guidata in passato da Massimo Zedda, che aveva vincolato la città a un appalto di sette anni, appalto che ora rischia di proseguire nella stessa direzione per altri nove anni (7+1+1) con un nuovo sistema di gestione della raccolta.
Secondo Serra, i cittadini si aspettavano una città più pulita e una TARI più leggera, promesse che non sono state mantenute.
La nuova gestione, basata su un sistema definito ironicamente "mastellocratico," sembra portare nuovi aumenti, affermando di perseguire benefici ambientali che, a detta dell'opposizione, rimangono discutibili. Serra critica la chiusura della Giunta verso le proposte migliorative avanzate da consiglieri di opposizione e cittadini stessi, vedendo in questa rigidità una scelta che allontana Cagliari da una gestione più efficiente e sostenibile.
La riflessione di Serra arriva a una provocazione amara: "E se questa raccolta differenziata fosse essa stessa un rifiuto?" Un interrogativo che vuole far riflettere sull’efficacia del sistema adottato, suggerendo che sia la stessa amministrazione a dover essere ‘differenziata’. Un colpo dritto alla Giunta e al suo operato, in una battaglia che promette di infiammare ancora a lungo il dibattito politico cagliaritano, lasciando i cittadini a fare i conti con un altro aumento della TARI e con l'ombra di un nuovo appalto senza una vera svolta qualitativa.