I capigruppo del campo largo del Consiglio regionale della Sardegna: "Non ci lasciamo intimidire da nessuno"

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  Cagliari, 25 ottobre 2024 - In una dichiarazione congiunta, i capigruppo della Coalizione del Campo Largo hanno ribadito la loro determinazione nel portare avanti le decisioni del Consiglio Regionale, chiarendo che non si lasceranno intimidire da alcun tentativo di strumentalizzazione. Il tema al centro della discussione è la proposta di legge “Pratobello”, la cui calendarizzazione è stata oggetto di un acceso dibattito. Durante la Conferenza dei Presidenti di Gruppo, è stato stabilito che la proposta di legge non potrà essere discussa direttamente in aula senza seguire il percorso regolare, a causa della concomitante presenza del disegno di legge 45, che tratta la stessa materia ed ha già completato il proprio iter nelle commissioni. Questa decisione, come sottolineato dai capigruppo, non è frutto di tatticismi, ma è stata presa in accordo con le regole e la trasparenza che guidano il Consiglio Regionale. I firmatari della nota – Roberto Deriu, Michele Ciusa, Maria Laura Orrù, Sandro Porcu, Francesco Agus, Sebastian Cocco e Luca Pizzuto – rappresentano una maggioranza compatta, formata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Orizzonte Comune, Progressisti, Uniti per Alessandra Todde e Sinistra Futura. Insieme, hanno rigettato con fermezza le accuse di ostruzionismo avanzate dai gruppi di centrodestra, che avevano richiesto un inserimento d’urgenza della proposta di legge all’ordine del giorno, ben consapevoli dell'impossibilità di applicare tale procedura. "Si tratta di giochetti di palazzo," dichiarano i capigruppo, sottolineando come il tentativo di strumentalizzare la questione abbia solo l’obiettivo di provocare un incidente politico. La Coalizione, al contrario, resta focalizzata su un dialogo democratico e costruttivo, particolarmente su temi cruciali come la transizione energetica e la protezione ambientale e paesaggistica. "Ogni tentativo di mistificare quanto accaduto o di utilizzare le decisioni del Consiglio Regionale per fini intimidatori sarà respinto con forza," concludono i firmatari, confermando che il loro unico obiettivo è la tutela degli interessi della Sardegna e del suo Popolo.