Alghero: La politica dell'eterno ritorno dell'uguale - La maggioranza risponde all'opposizione e viceversa all'infinito

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  In campagna elettorale, quelli che ora sono in maggioranza attaccavano il centrodestra accusandolo di essere fazioso, aspro, di non condurre una campagna sana ma violenta. E oggi? La politica algherese è diventata una guerra di parole: Tizio propone, Caio risponde che è una follia, e Tizio replica accusandolo di dire cavolate. Se questa è la politica, ne possiamo fare anche a meno in città. Tanto non rappresentano ideali, ma interessi personali per un piatto di minestra, per quattro posti nelle partecipate comunali, che alimentano guerre con fuoco amico. Eppure, si permettono di dire agli altri di non dire fesserie. 

  Il centrodestra algherese ha il Palatenda nel sangue. Ne hanno parlato diffusamente in campagna elettorale, dai candidati più anziani ai più giovani. La solita litania, e gli altri a deridere e schernire. Se questa è la politica algherese, ripeto, ne possiamo fare a meno. Non ha interesse per la città, ma solo per rispondere colpo su colpo con parole, parole, parole. E i fatti? Bastano due variazioni di bilancio, una manciata di commissioni che portano a concludere che, a livello comunale, non si possa fare niente. "Ehm, ma dobbiamo far sentire la nostra voce!", dicono.

  Se questa è la politica, possiamo farne a meno, ripetiamolo. Si glorificano piccoli risultati e si annullano quelli vecchi: ragionamenti furbi da politici della domenica che contano le possibilità di riuscita come si contano le Ave Maria del rosario, una conta fino al Padre Nostro. E ora la maggioranza risponde, poi l'opposizione risponderà. E per cosa? Per dar fiato ai polmoni, nemmeno perché scrivono e si indignano, indignano e fanno indignare in un eterno ritorno dell'uguale, dove le buche rimangono lì e i Palatenda restano nei sogni e negli incubi degli algheresi e dei suoi politici. 

  Nel recente comunicato, la maggioranza risponde a Forza Italia sulla tensostruttura del Quarter: "Leggiamo con profondo interesse l’ultimo concentrato di sciocchezze pubblicato a firma Forza Italia. Il numero di castronerie è esorbitante...". Un inizio al vetriolo che non lascia spazio a dubbi: invece di elevare il dibattito, lo si abbassa al livello della rissa. I consiglieri forzisti vengono attaccati con ironia: "Spieghino loro ai bambini che al Villaggio di Babbo Natale si sta seduti e composti, magari facendo il gioco del silenzio." Ma davvero questo è il modo di affrontare le questioni importanti per la città? Citano la sala riunioni del Quarter e la sala Mosaico del museo, accusando gli altri di mancanza di fantasia, quando forse sarebbe il caso di usare un po' di immaginazione per risolvere i problemi reali. 

  Si parla di trasformare il patio del Quarter in un "salotto cittadino" per oltre 200 persone, "e, pensate, sarà addirittura climatizzato." Si enfatizza che "quella del riscaldamento negli spazi aperti è una pratica piuttosto diffusa, specie al nord Europa...". Ma siamo sicuri che questa sia la priorità per Alghero? Forse sarebbe meglio concentrare energie e risorse su servizi essenziali che mancano o funzionano male. La maggioranza accusa l'opposizione di attacchi gratuiti, privi di fondamento, "privi di visione, di umiltà, di senso di collaborazione." Ma non è forse questa una descrizione che calza a pennello per tutta la classe politica algherese? Intrappolati in uno scontro sterile, mentre la città attende risposte concrete. 

  La realtà è che i cittadini sono stanchi di parole vuote e promesse non mantenute. Stanchi di una politica che sembra più interessata a rispondere colpo su colpo che a lavorare per il bene comune. Le buche restano, i Palatenda rimangono nei sogni, e intanto si perde di vista ciò che davvero conta. Forse è tempo di dire basta. Di smettere di assistere a questo teatrino e chiedere una politica che sia davvero al servizio della città. Una politica fatta di fatti, non di parole. Di collaborazione, non di scontri inutili. Altrimenti, ne possiamo fare anche a meno.