Il centrodestra alza il tono e suona la sveglia all’assessore Enrico Daga, accusato di non aver rispettato le tempistiche promesse per la consegna del Palamanchia. La data fissata per la metà di ottobre è passata e i lavori di adeguamento sono ancora in alto mare. Nessuno stupore, sottolineano, ma una delusione che si aggiunge a un quadro già critico.
Ci vorrà almeno un altro mese, afferma l’opposizione, per vedere l’impianto consegnato. Tutto questo mentre i 100mila euro stanziati dalla precedente amministrazione di centrodestra giacciono inutilizzati. Il 6 agosto, durante una seduta congiunta delle Commissioni III e IV, l'assessore Daga aveva promesso, davanti ai consiglieri e alle società sportive, che l’impianto sarebbe stato riconsegnato entro il 15 ottobre.
Parole che oggi risuonano come promesse vuote, sepolte sotto i ritardi e l'inefficienza.
Il centrodestra, però, non era rimasto in silenzio. Fin da subito aveva avvertito l’assessore del rischio di ritardi, avvertendo che l'incapacità di rispettare i tempi avrebbe compromesso le attività della società sportiva concessionaria e della FUTSAL Alghero.
Oggi arriva l’amara conferma: il Palamanchia è ancora fermo. E per il centrodestra il responsabile è proprio l'assessore Daga, le cui scelte, soprattutto in termini di organizzazione del personale tecnico, avrebbero contribuito in modo determinante a questo fallimento. "Gli uffici tecnici sono sotto organico e privi di una guida adeguata", attacca l’opposizione, segnalando come l'assenza di dirigenti stia paralizzando la macchina amministrativa.
Di fronte a questo ennesimo disastro, il centrodestra chiede un cambio di rotta. Basta parole, servono fatti. Viene quindi chiesta la convocazione urgente di una commissione, presieduta dai consiglieri Colledanchise e Occhioni, per fare chiarezza sui ritardi e sulle responsabilità.
Una situazione che si ripete, e che per l'opposizione non può più essere tollerata. È tempo che l’amministrazione mostri una vera attenzione all’impiantistica sportiva, con interventi concreti e mirati, non più con promesse disattese.