Il progetto di posizionamento di oltre 200 boe di ormeggio lungo la costa algherese sta scatenando un acceso dibattito tra le forze politiche locali e le comunità delle borgate. Fratelli d'Italia Alghero esprime preoccupazione per l'impatto sul diportismo e sull'economia locale, mentre il coordinamento Orizzonte Comune Alghero critica l'ex maggioranza per le scelte gestionali legate al Parco di Porto Conte. Nel frattempo, le borgate chiedono un maggiore coinvolgimento nelle decisioni riguardanti il parco.
Fratelli d'Italia: "Il progetto boe minaccia il diportismo e l'economia"
Fratelli d'Italia Alghero ha diffuso una nota in cui esprime forte contrarietà al progetto di installazione di oltre 200 boe di ormeggio, sia all'interno che all'esterno dell'Area Marina Protetta (AMP) di Capo Caccia - Isola Piana. "Il progetto appare come una evidente minaccia al diportismo e all'economia locale", afferma il direttivo del partito.
Secondo Fratelli d'Italia, le boe consentiranno a un numero limitato di diportisti di fruire delle aree interessate, imponendo inoltre un costo aggiuntivo. "Si parla di un costo di 3 euro per metro di lunghezza della barca. Una barca di 10 metri dovrebbe pagare 30 euro per sostare una giornata o poche ore", si legge nella nota. Il partito teme che tali costi, uniti alla limitata disponibilità di spazi e alle restrizioni sull'ancoraggio, possano causare "un drastico calo della nautica da diporto", con conseguenze negative per concessionari, meccanici e commercianti del settore.
Inoltre, Fratelli d'Italia sottolinea che nei campi boe sarà vietata la balneazione, impedendo ai diportisti di fare il bagno. "È evidente che chi ha ideato questo progetto non abbia valutato con attenzione tutte le conseguenze e gli effetti collaterali negativi di una scelta come questa", conclude la nota, richiamando l'esperienza dei primi anni 2000 quando, grazie a un lavoro di mediazione, si riuscì a evitare restrizioni eccessive nell'AMP.
Orizzonte Comune Alghero: "Basta mistificazioni, chi ha avviato questi progetti?"
Il coordinamento Orizzonte Comune Alghero interviene criticando l'operato dell'ex maggioranza comunale. "Prosegue senza sosta l'infaticabile lavoro di mistificazione della realtà portato avanti a gruppi alterni dall'ex maggioranza del Comune di Alghero", afferma il coordinamento. "Questa volta nel mirino c'è il Parco di Porto Conte e il progetto delle boe di ormeggio".
Orizzonte Comune ricorda che i membri del precedente Consiglio di Amministrazione del Parco, responsabili dell'avvio dei progetti ora criticati, appartenevano alla stessa area politica che oggi solleva obiezioni. "Chi erano fino a ieri i componenti del CDA del Parco? A quale partito di centrodestra appartenevano? Chi ha proposto e avviato questi progetti?", si chiede il coordinamento.
La nota fa riferimento anche alle recenti dichiarazioni di Maria Antonietta Alivesi sulla distribuzione dei 198.000 euro stanziati dalla Regione per ristorare i pescatori, evidenziando presunte irregolarità nella gestione dei fondi. "Speriamo ora in un approfondimento della vicenda che, se non verrà chiarita completamente, dovrà necessariamente passare da una attenta verifica amministrativa e contabile", aggiunge Orizzonte Comune.
Il coordinamento conclude con un appello al dialogo costruttivo: "Maggioranza e opposizione si confrontino democraticamente per il bene della città di Alghero senza chiusure, demagogismo e bugie. La città vi giudicherà severamente!".
Le borgate chiedono maggiore coinvolgimento nel Parco di Porto Conte
Tonina Desogos, presidente del Comitato di Borgata di Maristella, interviene sulla gestione del Parco di Porto Conte, sottolineando l'assenza dei portatori di interessi locali nell'organo decisionale. "Un Parco senza la presenza dei portatori di interessi locali dell'area contigua: una situazione ridicola, unica in Italia, voluta da una certa parte della politica algherese che ha fatto e sta continuando a fare enormi danni", afferma Desogos.
La presidente auspica che l'attuale amministrazione comunale e il nuovo CDA dell'ente possano "riparare immediatamente a tale stortura", permettendo ai rappresentanti delle comunità locali di avere voce nelle decisioni prese a Casa Gioiosa, sede del parco. Critica inoltre le precedenti gestioni per aver attivato l'organo della Consulta senza mai riunirla e per aver imposto requisiti stringenti per la partecipazione, come l'obbligo di possedere una laurea.
Desogos affronta anche il problema dei cinghiali in sovrannumero nel territorio del parco. "Il problema può essere arginato, ma è necessario trattarlo per quello che è, cioè un'emergenza che necessita di risorse per poter essere risolta", sottolinea.
Concludendo, la presidente del Comitato di Borgata di Maristella esprime la volontà di collaborare con la nuova direzione del parco: "Augurando buon lavoro alla nuova direzione politica del Parco, ribadiamo la nostra disponibilità nel ricucire l'attuale strappo con le comunità locali e iniziare finalmente una nuova fase di attiva collaborazione".
Il dibattito sul futuro del Parco di Porto Conte e sulle iniziative legate alla costa algherese rimane aperto, con diverse forze politiche e sociali che esprimono le proprie posizioni. La gestione sostenibile del territorio, l'equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo economico, e il coinvolgimento delle comunità locali appaiono come temi centrali su cui si concentrerà l'attenzione nei prossimi mesi.