"Sanità o precarietà? La protesta di Pais contro i Cantieri Lavoro: 'aberrazione che danneggia 2000 OSS'"

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  Il dibattito sull'attivazione dei Cantieri occupazionali sperimentali nel settore sanitario sardo ha acceso un nuovo scontro politico, con Michele Pais, coordinatore regionale della Lega, che definisce l'iniziativa come una "vera aberrazione" e una "operazione spot" che rischia di danneggiare migliaia di lavoratori già qualificati.

  La misura, presentata dall'assessora del Lavoro Desirè Manca, con il supporto dell'assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, prevede l'assunzione temporanea di disoccupati con qualifiche sanitarie, come OSS e infermieri, per progetti di integrazione socio-sanitaria e di supporto ai servizi ospedalieri. 

  Pais attacca la Giunta regionale: "Questa iniziativa è una deplorevole operazione di ingegneria del precariato, che dimostra la scarsa considerazione della Giunta per la sanità e gli ospedali", ha dichiarato Pais, sottolineando come i 2000 OSS già presenti nelle graduatorie a tempo indeterminato vengano espropriati del loro diritto all'assunzione. "Questi lavoratori, che hanno superato regolari concorsi, sono stati ingiustamente sostituiti da elenchi formati tramite nuove iscrizioni all’Aspal", ha continuato, puntando il dito contro quello che vede come un meccanismo che alimenta l’instabilità lavorativa in un settore già duramente colpito da carenze di personale e inefficienze. Le critiche di Pais non si limitano al rischio di precarizzazione, ma evidenziano anche la scarsa chiarezza e legittimità dell'iniziativa. "Questa misura non è altro che un altro esempio della confusione della Giunta Todde in materia sanitaria. Invece di dare stabilità, si creano nuove sacche di precariato", ha proseguito Pais, aggiungendo che in un settore così delicato come quello della sanità, la stabilità e la professionalizzazione sono essenziali.

  Desirè Manca difende il provvedimento: l'assessora del Lavoro, dal canto suo, ha ribadito che l'obiettivo della misura è duplice: da un lato, affrontare l'emergenza occupazionale dei disoccupati qualificati in ambito sanitario; dall'altro, potenziare le risorse umane all'interno delle aziende sanitarie. "Abbiamo previsto una riserva del 60% sul totale dei posti disponibili per gli idonei già presenti nelle graduatorie Ares", ha spiegato Manca, rassicurando che non ci sarà alcun ostacolo allo scorrimento delle graduatorie esistenti. La giunta ha stanziato 18 milioni di euro per finanziare questi progetti su un arco temporale di tre anni, con 9 milioni per il 2024 e 4,5 milioni per ciascuno dei successivi due anni. 

  Tuttavia, Pais insiste: "L’unica cosa da fare è lo scorrimento delle graduatorie con l’assunzione di chi ha già maturato il diritto a una posizione a tempo indeterminato". Una misura di transizione o un problema di fondo? L’introduzione di questi cantieri lavoro, secondo Pais, non risolverà i problemi strutturali del sistema sanitario sardo, ma li aggraverà, creando una nuova categoria di lavoratori precari che non potranno godere della stabilità occupazionale necessaria per garantire un servizio sanitario di qualità. "Non possiamo permettere che questi lavoratori, molti dei quali hanno atteso per anni un'assunzione stabile, siano superati da soluzioni temporanee che non risolvono il problema a lungo termine", ha concluso Pais, ribadendo che porterà la questione in Consiglio Regionale per cercare una soluzione definitiva e giusta per i lavoratori coinvolti.