Il Consiglio Comunale ha dato il via libera all’acquisizione di circa 200 ettari di terreni nel Parco Regionale di Porto Conte, un'area di inestimabile valore ambientale che comprende i territori di Capo Caccia e Punta Giglio. L'acquisizione è legata alla partecipazione all’avviso pubblico dell’Assessorato regionale all’Ambiente per un finanziamento di 2 milioni di euro, di cui una quota del 10% sarà destinata all’acquisto dei beni immobili.
Un progetto ambizioso, che l'Amministrazione Cacciotto considera un primo passo verso la salvaguardia e la valorizzazione di uno dei patrimoni naturali più preziosi del territorio algherese.
Tuttavia, permangono alcune criticità già sollevate in precedenza: in molti si interrogano su come verrà gestito l'acquisito patrimonio pubblico e se l'operazione garantirà davvero la conservazione e lo sviluppo sostenibile della zona.
Nel corso delle recenti discussioni, sono emersi dubbi sulla reale capacità dell’amministrazione di gestire efficacemente questi terreni una volta acquisiti. Come spesso accade quando un bene passa in mano pubblica, il rischio è che l'area finisca in uno stato di abbandono, privando la comunità della possibilità di trarre pieno vantaggio dalle sue potenzialità.
La gestione delle aree naturali richiede non solo competenze specifiche, ma anche un impegno costante in termini di risorse finanziarie e umane. L’operazione annunciata prevede che l’acquisto venga coperto per il 50% con fondi di bilancio comunale e per il restante 10% tramite il contributo regionale.
Ma cosa accadrà dopo l’acquisizione? Quali risorse saranno destinate alla manutenzione, alla protezione e alla valorizzazione del compendio?
L’Amministrazione Cacciotto ha sottolineato come questa operazione possa aprire nuovi scenari di sviluppo e opportunità lavorative, in sinergia con l’Ente Foreste e altre realtà locali. Ma il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di coinvolgere attivamente la comunità algherese e i diversi attori presenti sul territorio, creando una gestione partecipata e trasparente del patrimonio acquisito.
“Restituire il compendio ambientale alla proprietà pubblica apre inoltre scenari importanti, con prospettive di sviluppo e opportunità lavorative” ha dichiarato il Sindaco Cacciotto in aula, evidenziando l’intenzione dell’Amministrazione di procedere verso un programma di rilancio dell’Ente Parco di Porto Conte.
Attraverso il percorso del finanziamento regionale, al netto della quota prevista per l’acquisizione, l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte avrà l’opportunità di rafforzare la protezione e la preservazione della natura, della biodiversità e delle infrastrutture verdi presenti, contribuendo anche alla riduzione delle diverse forme di inquinamento.
L’Assessore al Demanio Enrico Daga ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dai settori tecnici del Comune di Alghero e del Parco di Porto Conte: “Un risultato che sicuramente potrà essere definito storico per la città di Alghero”.
In un contesto in cui la politica riveste un ruolo chiave nella gestione e tutela dei beni comuni, è fondamentale che i cittadini e le associazioni del territorio restino vigili. La sfida, infatti, sarà garantire che l'acquisizione non si trasformi in un ulteriore bene lasciato al degrado, ma che rappresenti invece un esempio virtuoso di gestione del patrimonio pubblico.
Rimane quindi l’auspicio che questa operazione possa rappresentare davvero un’opportunità di rilancio per il Parco di Porto Conte e per la città di Alghero, ma solo il tempo e la capacità di tradurre le buone intenzioni in azioni concrete potranno trasformare questa iniziativa in un autentico successo per l’intera comunità.