Ad Alghero è scontro tra vecchi amici: Gianni Martinelli e Marco Tedde - La vecchia guardia contro il nuovo progetto politico

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  Ad Alghero dopo la presentazione delle linee programmatiche della nuova giunta Cacciotto infiamma lo scontro politico. Si inizia subito con la bagarre tra Marco Tedde, ex sindaco e figura di spicco di Forza Italia, e Gianni Martinelli, oggi capogruppo di RiformiAmo Alghero che sta creando non poche discussioni. 

  Entrambi condividono un passato politico comune all'interno di Forza Italia, ma ora si trovano su sponde opposte, con Martinelli che tenta di presentarsi come l'uomo del rinnovamento, accusando Tedde di essere legato a vecchie logiche di potere. Marco Tedde, non nuovo a forti interventi in consiglio comunale, ha mosso dure critiche al sindaco Raimondo Cacciotto e ai suoi indirizzi programmatici, descrivendoli come "privi di obiettivi concreti" e influenzati dalle contraddizioni di una coalizione che comprende centrodestra, sinistra e Movimento 5 Stelle. Tedde ha sottolineato che l'attuale giunta manca di una "visione" per il futuro di Alghero, incapace di proporre progetti chiari per il rilancio economico della città e per il sostegno alle famiglie. 

  Tedde ha inoltre difeso il proprio operato, ricordando che, nonostante le sconfitte elettorali, continua a essere uno dei politici più votati in città, sottolineando che alle ultime comunali ha ottenuto oltre il 45% dei voti. Tedde non si è fermato qui. Ha dichiarato che la politica algherese ha bisogno di "ricambio generazionale", ma ha insistito che il vero problema è il ricambio intellettuale. "Servono competenze, capacità di studiare e approfondire i temi", ha affermato, sottolineando che solo con la qualità si può garantire la crescita di Alghero. Queste parole mirano chiaramente a criticare chi, come Martinelli, ha abbandonato il vecchio partito per seguire nuove strade politiche. Gianni Martinelli non ha tardato a rispondere. Nel suo comunicato, ha accusato Tedde di non accettare il ruolo di opposizione, descrivendo i suoi interventi come "un disco rotto".

  Secondo Martinelli, Tedde è "asfittico e carico di rabbia", incapace di superare tre sconfitte consecutive (due alle regionali e una alle comunali). Ma la critica più incisiva è rivolta allo stile politico di Tedde, che Martinelli definisce "desueto e anacronistico". Nella sua difesa del nuovo sindaco Cacciotto, Martinelli ha elogiato le linee programmatiche dell'amministrazione, basate sulla partecipazione e la condivisione. "Per motivi generazionali partiamo da una visione della politica che poco o niente ha a che fare con i metodi ormai superati di Tedde", ha dichiarato. Ha inoltre lodato il passaggio di consegne con il precedente sindaco, Mario Conoci, definendolo "garbato ed altamente istituzionale", in netto contrasto con la "politica urlata e agitata" che, secondo lui, Tedde continua a rappresentare. È interessante notare che, pur criticando Tedde per il suo attaccamento al passato, Martinelli ha condiviso con lui gran parte del suo percorso politico all'interno di Forza Italia. 

  Entrambi hanno contribuito al governo della città durante i mandati di Tedde come sindaco, ed è solo di recente che Martinelli ha deciso di cambiare rotta, appoggiando il nuovo progetto politico di RiformiAmo Alghero. Tuttavia, questa transizione non può nascondere il fatto che per anni Martinelli è stato parte delle stesse dinamiche che oggi critica. Nel tentativo di distanziarsi dal suo vecchio alleato, Martinelli cerca di presentarsi come il volto del rinnovamento, ma le sue critiche a Tedde rivelano un'evidente contraddizione: un uomo che accusa l'altro di essere "vecchio" pur avendo percorso insieme gran parte della strada politica. L’accusa di "metodi desueti" potrebbe quindi ritorcersi contro lo stesso Martinelli, che, nonostante le nuove alleanze, resta legato a una lunga carriera politica al fianco di Tedde. Mentre Martinelli cerca di costruire una nuova immagine, la sua storia comune con Tedde fa emergere le difficoltà di un vero distacco. Lo scontro tra i due veterani della politica algherese è destinato a continuare, con Martinelli che cerca di affermarsi come l’uomo del cambiamento e Tedde che difende il suo ruolo di figura ancora centrale, nonostante le recenti sconfitte elettorali.