Crisi idrica in Sardegna: Truzzu (FdI) critica la giunta Todde per il ritardo nella dichiarazione dello stato di calamità naturale

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  Cagliari, 3 settembre 2024 – La crisi idrica in Sardegna continua a rappresentare una delle emergenze più gravi per l'isola, con effetti devastanti sull'agricoltura e sull'intero sistema produttivo regionale. 

  Nonostante la gravità della situazione, la Giunta regionale guidata da Alessandra Todde non ha ancora deliberato la dichiarazione dello "stato di calamità naturale", un atto fondamentale per consentire alle imprese agricole di accedere agli indennizzi necessari per affrontare le perdite subite. Questa mancanza di azione è stata duramente criticata dal capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Paolo Truzzu. Truzzu ha sottolineato come i recenti dati del monitoraggio mensile della siccità, forniti dall'Autorità di bacino e dal bollettino invasi del Distretto idrografico, confermino la gravità della situazione, mettendo in evidenza la necessità di interventi tempestivi e concreti. Tuttavia, a quasi un mese dalle dichiarazioni della presidente Todde, che aveva attribuito la responsabilità della crisi al Governo nazionale, la Giunta non ha ancora preso le misure necessarie per dichiarare lo stato di calamità naturale. Secondo Truzzu, questa inazione rischia di compromettere ulteriormente la capacità delle aziende agricole sarde di sopravvivere a una crisi che, se non affrontata con decisione, potrebbe avere ripercussioni irreversibili. "La presidente Todde ci ha abituato a provvedimenti e dichiarazioni spot, che spesso nascondono l'inefficienza della sua Giunta," ha affermato Truzzu. 

  "Anche su questo tema, vediamo uno scaricabile sul Governo Meloni, mentre l'approvazione di una semplice dichiarazione dello 'stato di emergenza regionale per il deficit idrico' è arrivata solo un mese dopo l'ordine del giorno presentato dalla Minoranza in Consiglio regionale. È necessario affrontare il problema con tempismo e competenza, perché la situazione attuale sta danneggiando gravemente il mondo agricolo isolano." Truzzu ha anche espresso preoccupazione per le previsioni poco ottimistiche per l'autunno, sottolineando che è urgente una decisione politica che vada oltre i "paraventi burocratici" che stanno impedendo una risposta efficace alla crisi.

  "L'intero sistema agricolo sardo è a rischio, e senza un intervento immediato e deciso, le conseguenze potrebbero essere disastrose." Infine, Truzzu ha lanciato un invito alla presidente Todde, chiedendo meno protagonismo e più azioni concrete. "La presidente Todde è molto presente nei media nazionali, ma ciò di cui la Sardegna ha bisogno è meno ribalta personale e più sensibilità, rapidità ed efficienza nella risoluzione dei problemi reali che affliggono i sardi." La crisi idrica in Sardegna rappresenta una sfida complessa che richiede una risposta politica all'altezza della situazione. Le critiche di Truzzu mettono in luce un'insoddisfazione crescente tra le fila dell'opposizione, che chiede alla Giunta Todde di assumere una posizione più incisiva per proteggere un settore, quello agricolo, che è vitale per l'economia e la cultura dell'isola.