Durante la seduta del Consiglio Comunale di Alghero di ieri, fissata per discutere la richiesta di indizione di un’inchiesta pubblica al Ministero dell’Ambiente sull’impianto eolico offshore “Mistral”, Forza Italia ha ribadito la sua linea di opposizione costruttiva, priva di pregiudizi e basata su contenuti concreti. La discussione ha avuto luogo nel contesto delle coste di Marrargiu, di fronte ad Alghero e Bosa, e ha evidenziato le divergenze tra le diverse forze politiche sul tema delle energie rinnovabili.
Nonostante un certo scetticismo riguardo all’efficacia tecnica dell’iniziativa consiliare, considerata da Forza Italia più utile a coinvolgere la comunità cittadina che a risolvere le criticità legislative, il partito ha sottolineato in Consiglio l’inutilità della Legge 5, promossa da Alessandra Todde e dal Campo Largo regionale. Questa legge, già impugnata dal Governo per violazione della Costituzione, si trova ora sospesa dalla Corte Costituzionale e rischia di rivelarsi inefficace, incapace di bloccare i lavori in corso e di incidere sui procedimenti autorizzativi in itinere.
Forza Italia ha puntato il dito contro l’apparente confusione politica e amministrativa della Todde, già Vice Ministro nel Governo Draghi con delega alla Transizione ecologica, e contro la produzione normativa del Campo Largo, giudicata priva di reali contenuti e soluzioni.
Tuttavia, il partito non si è limitato alla critica. È stata infatti avanzata una proposta articolata, basata sulla Legge di Pratobello, elaborata dai Comitati cittadini che si battono per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio sardo.
Questa proposta, considerata ben strutturata sul piano tecnico e radicata nelle competenze legislative urbanistiche previste dallo Statuto regionale, mira a incidere sugli impianti a terra e sugli approdi marittimi, come quello di Marrargiu, in maniera più efficace della contestata Legge 5. Forza Italia ha anche suggerito che la Todde si allinei con i promotori della Legge di Pratobello per accelerare l’iter della proposta legislativa in Consiglio Regionale, utilizzando l’articolo 102 del Regolamento, che permetterebbe un’approvazione rapida entro tre giorni. Una mossa che renderebbe superflua l’impugnazione della Legge 5 davanti alla Corte Costituzionale, poiché ne cesserebbe la materia del contendere.
Inoltre, Forza Italia ha avanzato la proposta di incentivare finanziariamente le Comunità energetiche, con l’obiettivo di raggiungere una semi-autosufficienza energetica per la Sardegna, avvicinandosi al target di 6,2 GW previsto dalla normativa vigente. Questa proposta, a giudicare dai commenti dei cittadini presenti in aula, è stata accolta con favore, rappresentando un tentativo concreto di superare le sterili contestazioni per proporre soluzioni reali.
Il partito auspica ora che Alessandra Todde e il Campo Largo regionale prendano in seria considerazione la proposta di Forza Italia, abbandonando la Legge 5 al suo destino e adottando un approccio più pragmatico e risolutivo. La questione energetica, in un contesto così delicato, richiede azioni mirate e competenti, per garantire che la transizione ecologica non si trasformi in un vuoto esercizio retorico.