Fuochi d'artificio ad Alghero: La risposta del PD al comunicato di Alessandro Cocco di Fratelli d'Italia

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  "Nel 2023 i fuochi mancarono per un grossolano errore di programmazione”, bastano queste poche parole per qualificare l'azione governativa e politica della precedente amministrazione di destra nettamente bocciata dagli algheresi. Alessandro Cocco, consigliere di Fratelli d'Italia, dimostra una nostalgia patetica per un passato che cerca di risuscitare con la fantasia, sperando di ottenere medagliette postume e immeritate. Si aggrappa ai sogni, alle intenzioni, alle aspirazioni che purtroppo non sono mai diventate realtà, nel tentativo di allontanarsi dalla sonora bocciatura subita alle ultime elezioni amministrative. Interviene per rivendicare fuochi e fiamme, ma anche in questa occasione emerge la faida interna a Fratelli d'Italia contro Forza Italia, e in particolare contro il coordinatore cittadino e presidente della Fondazione Alghero. Questa faida ha avuto importanti ripercussioni negative nella gestione del settore, e, viste le parole di Cocco, sembra perdurare fino ad oggi. Un grossolano errore di programmazione ammette, a cui non hanno potuto porre rimedio, come fossero dei passanti, non gli amministratori della città. All'ex assessore, data la giovane età, si può perdonare l'inesperienza, ma gli consigliamo di evitare di infilarsi nei rapporti interni della maggioranza per sognare conflitti inesistenti. Non ripeteremo i loro errori, le loro divisioni, le loro ripicche, le loro carte bollate, con le quali hanno comunicato tra loro negli ultimi anni. La differenza tra noi e loro è che noi siamo passati dalle parole ai fatti. 

  In neanche una settimana di amministrazione, abbiamo deliberato una decisione attesa dagli algheresi, ripristinando non solo lo spettacolo pirotecnico, ma una giornata di festa che possa riportare al centro Alghero e la sua tradizione, in connubio con la contemporaneità e l'offerta moderna di arte e spettacoli. Non se l'abbia a male il meloniano bocciato dall'elettorato, ma forse chi lo consiglia male, con la sua maggiore esperienza almeno come ghost-writer, dovrebbe dirgli che una decisione è tale solo quando sussiste una delibera di giunta. Non bastano le intenzioni o le chiacchiere da bar su quello che si vorrebbe fare. E, già che ci siamo, lo rassicuriamo anche sugli eventi: non sarà certo lui a decidere se e come li dobbiamo fare. Il “modello Alghero” in tale ambito risale a diversi anni fa e a importanti personalità politiche come Franco Serio e Antonio Costantino, e non è certo merito di chi ha ripristinato eventi e concerti solo dopo diverse sollecitazioni. Sul tema eventi, spettacoli e concerti, come detto, faremo ragionamenti con le realtà locali e non, per rilanciare tale offerta anche nell'ottica di aumentare la possibilità di accesso del pubblico e quindi di richiamo turistico, senza esagerate concentrazioni di spesa. 

  Infine, il segretario cittadino del Partito Democratico, Enrico Daga, esprime a pieno titolo il suo pensiero, un pensiero collegiale, e si interfaccia con i colleghi di Giunta, salvaguardando innanzitutto l'unità della coalizione che ha vinto le elezioni e che porta avanti il programma politico-amministrativo. Stiamo colmando anche le lacune dei cinque anni precedenti in cui, per esempio, il Forte della Maddalena giaceva nell'abbandono, trasformato in discarica, e il fuoco amico era l'unico conosciuto in città. Per chiudere, ci permettiamo di dire al consigliere Cocco di stare sereno perché la consigliatura è appena iniziata, durerà cinque anni e dunque ha tutto il tempo per firmare note più sensate e non elucubrazioni stimolate da vecchi rancori. A chi vede ormai impossibile il raggiungimento di “posti al sole”, suggeriamo di godersi il nostro splendido litorale o la bellissima baia, magari in barca. A trascorrere in pace, per il bene di tutti, la sua pensione.