Eccoci nuovamente a Villa Devoto, il palazzo dei pranzi che contano, o almeno fino a qualche mese fa, così dicevano i neoeletti, cuore ancora della politica regionale dove la giunta presieduta da Alessandra Todde ha deciso di regalarci un altro spettacolo di burocrazia in azione.
Un palcoscenico dove si approvano misure che oscillano tra l'urgentissimo e l'ineffabile, in una danza di buone intenzioni che spesso lascia il pubblico più perplesso che applaudente.
Partiamo dalla proposta della presidente Todde che ha spinto l'adozione di misure urgenti per la "salvaguardia del paesaggio". Una normativa transitoria, attenzione al dettaglio, che punta a regolare gli impianti di energia rinnovabile. Suona bene, su carta. In pratica, si tratta di un delicato equilibrio tra lo sviluppo sostenibile e il mantenimento dello status quo, il tutto incorniciato da una scadenza di 18 mesi, perché, evidentemente, il paesaggio dopo tale periodo decadrà nell'oblio o troverà la strada di casa da solo.
Non meno importante è l'approvazione del Piano di Valorizzazione delle terre civiche, cortesia dell'assessore dell’agricoltura Gian Franco Satta. Mentre Sorradile, Tula e Bonarcado stappano probabilmente il prosecco, rimane da chiedersi quanto effettivamente questo piano cambierà la vita quotidiana dei cittadini. Un brindisi alla burocrazia, forse?
E non dimentichiamo le direttive per la pesca del corallo, con la sua tassa annuale fissata a 516,50 euro, una cifra che suona tanto arbitraria quanto precisa. Un bel tocco di classe regolamentare, non c'è che dire. Forse il corallo stesso sarebbe stupito di tanta attenzione.
Poi c'è il "SO.LA.RE. Sardegna - Sostegno Lavoro Regione Sardegna", un'iniziativa che suona come un grido di battaglia per i disoccupati, con un tesoretto di quasi 38 milioni di euro. Un'iniezione di fondi che promette tanto, ma sarà la panacea per i mali economici della regione o solo un'altra iniezione di aspettative?
E per non farci mancare nulla, la giunta ha anche deciso di giocare d'anticipo con la programmazione scolastica per l'anno 2024/2025, perché pianificare è meglio che curare, soprattutto quando si tratta di vacanze scolastiche.
Ma il vero colpo di scena è forse il rinnovo della gestione commissariale dell'Istituto dei ciechi della Sardegna Maurizio Falqui. Un atto che trasuda tanto di "temporaneo" quanto di "indeterminato", un ossimoro burocratico che solo la politica può regalarci con tale nonchalance. La giunta regionale di Villa Devoto delibera con un fervore che potrebbe quasi essere ammirevole, resta da chiedersi: queste misure saranno la chiave per un futuro sostenibile e prospero, o solo l'ennesimo capitolo di un libro di promesse politiche che nessuno leggerà fino in fondo? Solo il tempo, quel giudice imparziale, potrà dirci se abbiamo assistito a una rivoluzione o solo ad un flebile fuocherello