Orizzonte Comune e le schermaglie di Alghero: Un ponte senza architetto

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  Alghero si trova all'apice di una transizione politica, tra i vicoli di un intrigo che ha il sapore tanto dell'avventura quanto del déjà-vu. "Orizzonte Comune" si annuncia con la magnificenza di un grande inizio: un movimento civico che promette un futuro ridente sotto l'egida del neo assessore regionale al Turismo, Commercio e Artigianato Cuccureddu e ad Alghero ex UDC e fratelli d'Italia, il consigliere comunale ora nel gruppo misto Christian Mulas al timone. 

  La sala del Cafe Latino, sui Bastioni Magellano, è stata la tribuna scelta per la presentazione di un progetto che sembra avvolgere Alghero in un caldo abbraccio, promettendo di sollevarla dal "pantano" in cui il Centrodestra l'avrebbe sprofondata. Le aspettative sono alte per questo sabato di aprile, con un'affollata conferenza stampa che si propone di squarciare il velo sul "Progetto Alghero". 

  Nel suo parlare di ricambio generazionale e di nuove pratiche di governo, "Orizzonte Comune" sembra voler dare aria fresca in una stanza chiusa da troppo tempo. Ma tra le pieghe di questo ideale si nasconde l'interrogativo: si tratterà di un'autentica rivoluzione o di una semplice ricollocazione delle solite pedine su una scacchiera ormai nota? 

  L'assenza di Raniero Selva, la cui figura non si staglia più sul proscenio di "Orizzonte Comune", suggerisce una nota di prudenza nell'orchestra altrimenti armoniosa del movimento. Lui, che non fa più parte di quella scena, sembra rimarcare con il suo silenzio che non tutti i percorsi portano alla stessa destinazione. La partecipazione di diverse forze politiche potrebbe apparire come una coalizione di intenti, ma non si può non considerare l'inevitabile gioco delle alleanze che spesso sfocia in una complicata danza. 

  A nutrire la curiosità ci sono i risultati che questa mescolanza di intenti produrrà, in un'area come il Nord-Ovest della Sardegna, dove le aspettative sono cresciute a dismisura insieme alla promessa di benefici derivanti da un ruolo chiave nella Giunta Regionale. Si dibatte quindi tra il cinismo e la speranza. È questa la luce all'orizzonte o soltanto un'altra luce artificiale che si spegnerà al primo soffio di realtà? Le potenzialità di "Orizzonte Comune" come catalizzatore di cambiamento dunque, ma come spesso accade nella politica, solo il tempo rivelerà se i semi piantati in questa primavera porteranno frutti o se l'estate li vedrà appassire nel calore delle promesse non mantenute nella solita ricollocazione di pedine senza scacchiera..