Al via alla 31esima edizione del Salone del libro di Torino. Ad aprire
la manifestazione allo stand Sardegna, l'assessore della Cultura
Giuseppe Dessena,che ha portato i saluti anche degli altri componenti
della Giunta, Barbara Argiolas assessora del Turismo e Pier Luigi
Caria assessore della Agricoltura. I tre assessorati, con la
collaborazione dell'AES, associazione editori sardi, hanno lavorato
insieme per la prima volta per la realizzazione del programma 2018,
che oltre al più classico libro, porta in Piemonte molte novità per
dare stimolo alla narrazione della nostra isola.
L'assessore Dessena
ha voluto ricordare la figura di Manlio Brigaglia, scomparso questa
mattina, e dedicargli l'apertura della manifestazione editoriale. "Un
uomo di cultura a tutto tondo, storico, giornalista, intellettuale
raffinato - ha detto l'esponente della giunta Pigliaru - che ha dato
tanto alla Sardegna , e non solo, in termini culturali e che lascerà
certamente una importante eredità ma anche un vuoto significativo".
Dessena ha ricordato Inoltre l'importanza della scelta fatta dalla
Giunta per questa edizione del Salone: "Portare una immagine quanto
più completa di ciò che è la nostra terra e la nostra identità,
tenendo il libro e l'editoria al centro del progetto ma innovando,
attraverso il racconto materiale e che coinvolge tutti i sensi dello
spettatore, per esempio con la preparazione in loco del nostro cibo,
l'esposizione di olio, pane e vino, e le proiezioni del nostro miglior
cinema.
Per questo ritengo importantissimo il sodalizio tra gli
assessorati, e la collaborazione dell'agenzia LAORE e dell'AES, per
fornire ai visitatori una immagine integrata e non scontata di
Sardegna e fare di tutto questo punti forti di attrazione".
Allo stand Sardegna la kermesse si è aperta con la presentazione di
tre titoli. Si inizia con "Gallura. Gli stazzi" dell'autore Franco
Fresi, a cura di Paolo Sorba Editore.
Per Carlo Delfino Editore il suggestivo "Sardegna.20fotografi di
Natura" a cura di di Domenico Ruju.
In chiusura, il giovanissimo liceale cagliaritano, Matteo Porru, che
ha spiegato come il suo “Quando sarai grande”(editore Alessandro Cocco
a cura di Edizioni La Zattera) sia il suo libro più complesso, che
racconta la storia di un rapporto tra padre e figlio, ambientato tra
Milano e Genova, che intreccia una chiave di lettura a più livelli,
dal drammatico al filosofico, sottolineando la lotta costante tra
l'uomo, il tempo e istantanee di ricordi e sensazioni tra diverse
generazioni.
L'Aes conferma la sua presenza a distanza di oltre trent’anni dalla
prima partecipazione e l’ha fatto portando editore associati e non in
fiera", ha detto Simonetta Castia, presidente dell'Aes, associazione
editori sardi. "Editori che così hanno avuto la possibilità di
partecipare, di essere presenti alla più grande vetrina dell’editoria
italiana e di promuoversi attraverso le opere che rispondono al tema
generale del Salone "Un giorno tutto questo". Un tema che per la
Castia vuole creare un ponte tra l'Isola e il mondo per "far sì che la
diversità culturale della nostra terra, i suoi paesaggi, le nostre
tradizioni e la sua arte possano incontrare il favore del pubblico
così numeroso già dal primo giorno qui a Torino".
Anche Simonetta Castia, a nome di tutta la delegazione sarda a Torino
e di tutti i sardi ha voluto dedicare la partecipazione della Sardegna
al Salone del libro a Manlio Brigaglia, storico, accademico,
giornalista e soprattutto "facitore di libri" come amava definirsi,
venuto a mancare proprio oggi.Un grave lutto per tutta l'Isola".
Stasera, per il Salone Off, al cinema Massimo, alle ore 20.30 è
previsto l'eventoVISIONI SARDE: Corti di Sardegna. Proiezione dei
cortometraggi “A casa mia” di Mario Piredda, vincitore del David di
Donatello 2017; “Futuro Prossimo” di Salvatore Mereu, in selezione
speciale ai Nastri d’Argento 2018, premio speciale della Giuria
Visioni Sarde 2018 e ancora “L’ultimo miracolo” di Enrico Pau, in
selezione ai Nastri d’Argento 2018. Seguirà un dibattito sul cinema
sardo alla presenza dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, la
Presidente della FASI Serafina Mascia, e i registi Mario Piredda,
Salvatore Mereu ed Enrico Pau. A coordinare i lavori Paolo Serra,
responsabile regionale dei Centri Servizi Culturali Umanitaria
Sardegna.